5 operai morti a Casteldaccia - Ancora morti sul lavoro, adesso basta!

    È di poche ora fa la notizia dell'ennesima tragedia sul lavoro che, dopo la strage di operai della diga sul lago di Suviana del mese scorso e quella di Brandizzo di settembre 2023 , colpisce - oggi - Casteldaccia (PA) dove cinque lavoratori sono morti dopo essere rimasti intrappolati nei cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap). Gli operai lavoravano per una ditta appaltatrice esterna. Comincerà ora il solito balletto delle autorità, dei media e dei rappresentanti delle aziende che definiranno l'accaduto una fatalità, anzi, un incidente! Riteniamo sia profondamente sbagliato dire che si è trattato dell'ennesimo incidente poiché con questo termine si è soliti indicare un qualcosa che succede quando i soggetti coinvolti non hanno valutato tutte le possibili situazioni che si sarebbero potute verificare o, peggio, che pur sapendo a cosa potevano andare incontro hanno comunque agito in modo imprudente. È un'espr

LA NATO, I CURDI E IL TRADIMENTO INEVITABILE.

 

🔴 Viste le premesse, tutt’altro che pacifiste di questi mesi, non ci aspettavamo nulla di buono dal vertice NATO svoltosi negli scorsi giorni a Madrid, infatti l'accordo a cui sono giunti i paesi aderenti al patto atlantico va oltre ogni più cupa aspettativa. 
 
Dall’inizio del conflitto russo/ucraino (vi rimandiamo a questo link per la nostra posizione in merito), gli atlantisti e i media allineati si sono sbizzarriti a propinarci la solita propaganda occidentale secondo cui la NATO, gli USA e l'UE vengono raffigurati come i paladini della libertà, gli strenui difensori dei popoli liberi e della democrazia, di volta in volta contro i cangianti cattivi di turno (Russia, Venezuela, Cuba, Cina, Godzilla, etc.).
👉Questo modo di portare avanti il dibattito pubblico - a nostro avviso - è fatto in modo da non lasciare spazio a qualsivoglia ragionamento che possa intaccare questa visione del mondo e, nel contempo, evitare un’interpretazione di più ampia portata, che non mostri semplicemente la contrapposizione dicotomica tra tifoserie, tra buoni e cattivi, una posizione estremamente semplicistica e superficiale.
 
Ad oggi, dopo che lo scontro tra i due opposti blocchi economici/militari ha lasciato sul terreno migliaia di morti, causato un’imminente crisi energetica che ha provocato la crescita esponenziale del carovita e una gravissima quasi inevitabile carestia a livello mondiale, abbiamo avuto, con l’ingresso di Svezia e Finlandia nel patto atlantico, la dimostrazione di come gli interessi economici e il mantenimento dell’egemonia politica su determinate aree del globo siano, per le classi dominanti, più importanti di tutto.
 
Per ottenere il beneplacito del presidente turco Erdogan, poichè le nuove adesioni sono vincolate all'unanimità degli stati già aderenti alla NATO, le tanto celebrate “democrazie liberali” hanno sacrificato sull'altare della realpolitik il popolo Curdo e la loro volontà di autodeterminarsi come nazione.
Popolo fiero da sempre oppresso e bistrattato, che negli ultimi anni si è distinto per il coraggio con cui ha intrapreso una battaglia al prezzo di centinaia di uomini e donne sacrificatisi non solo contro l’ISIS nel tentativo di costruire una società diversa, più egualitaria e libera, i Curdi sono stati dapprima ingannati con l’illusione di poter creare il proprio stato-nazione e poi traditi proprio da quegli stati che li avevano sostenuti, dagli stessi che li avevano designati a ultimo avamposto della democrazia in quelle terre e propugnati sul mainstream come rappresentanti dei valori occidentali.
 
Come è dunque evidente si trattava di una scelta dettata dagli interessi geopolitici ed economici nell'area mediorientale, le cui dinamiche sono spiegabili all’interno di uno scontro interimperialista (Turchia-USA-UE vs Russia-Iran-Siria-Hezbollah vs ISIS).
 
Nella folle corsa al riarmo e nella necessità di individuare ancora una volta un nemico contro cui contrapporre la civiltà occidentale, la Svezia e la Finlandia hanno cancellato, attraverso la firma di un trattato trilaterale con la Turchia, un rapporto di fiducia e rispetto reciproco che in questi anni avevano costruito con i Curdi. Pur di correre tra le braccia della NATO, esse, hanno svenduto un intero popolo accettando l’abbandono del sostegno, in ogni sua forma, ai curdi, alle formazioni guerrigliere Ypg e la fine dell’embargo sulle armi - nato proprio in concomitanza degli attacchi turchi perpetrati contro i curdi-siriani lungo il confine del Rojava -, oltre a garantire l’estradizione di membri del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), considerati dalla Turchia terroristi, e dei membri del FETO, un partito di opposizione a Erdogan accusato di aver partecipato al tentato golpe di alcuni anni fa.
Per comprendere la portata di tale vile atto è importante avere consapevolezza di quanto sia ampia la presenza curda nei due paesi (circa 280.000 persone) e di quanto sia alto il livello di integrazione considerando che all’interno del parlamento svedese ci sono ben 6 parlamentari appartenente a quell'etnia.
 
🔺Questo tradimento darà, dunque, la possibilità alla Turchia di avere mano libera e le permetterà di far piazza pulita degli oppositori non solo nel Kurdistan turco, ma potrà puntare direttamente al cuore della rivoluzione del Rojava già messa in difficoltà - ribadiamo con forza - dall’abbandono degli USA una volta terminata la guerra contro l’ISIS; rischiando di porre fine alla particolare esperienza democratica nel Kurdistan siriano costruita dai suoi abitanti col sangue di un'intera generazione.
 
“Un popolo che opprime altri popoli non può essere libero” (V. Lenin)
 
👉 La questione Curda, oggi, è estremamente significativa, essa dovrebbe rappresentare un elemento fondamentale nella presa di coscienza collettiva del fatto che viviamo in una società che è solo apparentemente libera ma che in realtà è assoggettata a dinamiche regolate dalla sopraffazione del più forte sul più debole, determinata dalla visione utilitaristica di sfruttamento dei sottomessi da parte di quelli che ritengono di essere sempre dal lato giusto della storia.
Il “progressivo prevalere del capitale finanziario (bancario+industriale)” ha prodotto “governi ridotti a comitato d’affari delle multinazionali”, uno “spropositato accrescimento degli apparati burocratici e repressivi dello Stato” volto esclusivamente al mantenimento delle rendite di posizione delle lobby capitaliste e “la spartizione del mondo tra potenze imperialiste mediante l’esportazione nei paesi extra europei dei capitali sovra-prodotti e, in caso contrario, politica delle cannoniere e guerre imperialiste”. 
 
👉Tutti noi dovremmo considerarci inconciliabili con queste politiche ma il revisionismo storico e la teoria per cui le ideologie (come binario su cui far procedere e costruire la visione politica del futuro) ormai non sono più necessarie, giustificano tali politiche per mezzo di una concezione del mondo per cui l’imperialismo sarebbe (addirittura!) progressista in quanto consentirebbe un’espansione della civiltà moderna (ovviamente quella occidentale) a nazioni altrimenti condannate a permanere nella barbarie (Vietnam, Afghanistan, Jugoslavia, Iraq, Siria, Libia...).
 
Il Collettivo Stipaturi è con il popolo Curdo senza alcun tentennamento! 🚩
Possa, dal loro diritto all’autodeterminazione, nascere in seno alla loro nazione la rivoluzione socialista di cui non solo loro ma tutti i popoli del mondo hanno diritto e a cui dovrebbero aspirare, per una società in cui cessi per sempre lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
 


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Bibliografia

L’espresso - Le condizioni vergognose che la Nato ha accettato per avere l’ok della Turchia a Svezia e Finlandia

https://espresso.repubblica.it/mondo/2022/06/29/news/nato_turchia_svezia_finlandia-355943338/

La città futura - Lenin e il diritto dei popoli all’autodeterminazione

https://www.lacittafutura.it/cultura/lenin-e-il-diritto-dei-popoli-all-autodeterminazione

Lenin - Sul diritto delle nazioni all’autodecisione

https://www.resistenze.org/sito/ma/di/cl/mdclbl29-009770.htm

Lenin - Imperialismo fase suprema del capitalismo

http://piattaformacomunista.com/lenin_imperialismo.pdf