Lungro, crisi idrica. L'acqua è un bene comune, occupiamocene.

 

Nonostante le problematiche riguardanti l'approvvigionamento idrico siano diventate nel tempo parte integrante della quotidianità dei cittadini lungresi, oggi la situazione ha preso l'aspetto di una vera e propria emergenza: l'erogazione dell'acqua viaggia a singhiozzi venendo sospesa sempre più spesso a orari variabili (alle 13, alle 14, alle 10 del mattino, nel tardo pomeriggio, in quest'ultimo periodo abbiamo potuto sperimentare gli orari più disparati).

Proprio in virtù di queste difficoltà, un'ordinanza sindacale del 18 settembre invitava (giustamente) la cittadinanza a porre in atto tutte le azioni necessarie a garantire il risparmio idrico per rimediare alla carenza d’acqua delle sorgenti che alimentano l'acquedotto lungrese. Da quest'estate ad oggi, nonostante le piogge delle ultime settimane, sembra che la situazione non sia cambiata.

Visto che questo disservizio continua a incidere in modo significativo sulla vita quotidiana di noi cittadini e sulle nostre attività economiche, ci chiediamo se non sia il caso di discutere della questione in maniera ufficiale, al fine di chiarire in modo inequivocabile lo stato delle cose, sciogliere i numerosi dubbi e informare in modo trasparente sulle azioni che si stanno mettendo in campo per risolvere la problematica.

La situazione è drammatica non solo nella nostra provincia, purtroppo in tutta la regione viviamo in uno stato d'emergenza e la giunta Occhiuto più che risolvere i problemi sistemici degli acquedotti calabresi - con il progetto ARRICAL - ne ha accentuato ancora di più le inefficienze e gli sprechi.
In una regione in cui le risorse idriche sono diminuite del 50% e la dispersione delle acque potabili ha raggiunto un altrettanto allarmante 50% non possiamo più permetterci di assistere inermi ai giochini di una classe politica che tra ARRICAL (che governa il sistema idrico integrato), SORICAL (gestore della rete) e A2A (società che specula e si arricchisce alle nostre spalle tramite la produzione di energia elettricità dalle dighe e dalle sorgenti d’acqua che dovrebbero essere gestite dalla SORICAL) pensa ai propri interessi economici e alla spartizione di poltrone a scapito degli interessi reali dei lavoratori e di tutti i cittadini calabresi.

Per tutto questo auspichiamo che l'amministrazione di Lungro voglia accettare la nostra proposta di confronto all'interno del prossimo consiglio comunale. In particolare, vorremmo proporre la discussione dei seguenti aspetti che qui poniamo, per semplicità, a mo’ di domanda:

1. Qual è lo stato delle sorgenti presenti nel territorio comunale? La loro portata è diminuita considerevolmente nell’ultimo periodo? Avete fatto indagini in questo senso?
       
 2. Sono previsti nuovi interventi per la ricerca di ulteriori sorgenti o per il miglioramento della captazione delle attuali risorse idriche?
       
 3. I lavori di parziale rifacimento dell’acquedotto in che misura hanno contribuito a risolvere i problemi di approvvigionamento idrico?
       
 4. In che stato versano le vasche di raccolta? Sono state misurate le perdite quotidiane? Sono previsti lavori di riparazione (ove possibili) o di sostituzione?
       
 5. Avete una stima, anche approssimativa, del volume d’acqua che si disperde lungo il tracciato dell’acquedotto comunale?
       
 6. Qual è lo stato del censimento degli allacci abusivi di cui si è tanto parlato in campagna elettorale?
       
 7. Quali sono le novità riguardo la situazione dell’ARRICAL che avrebbe dovuto subentrare alla SORICAL? La nuova istituzione è divenuta completamente operativa? Se sì, quali sono state le conseguenze sulla gestione delle risorse idriche per la nostra amministrazione? Inoltre, chi ha attualmente competenza sulla rete idrica comunale, sulla captazione delle sorgenti e sulla gestione delle vasche?
       
8. Il comune di Lungro ha in essere contratti per la cessione di acqua ad enti o altri comuni? Se sì, qual è la natura di questi contratti? Si tratta di semplici contratti o contratti di gestione o d'appalto? E inoltre a quanto ammonterebbe la cubatura di acqua ceduta?

L'acqua è un bene comune, occupiamocene.