Malasanità, a falerna un uomo muore davanti la guardia medica chiusa. BASTA TAGLI! BASTA MORTI!


A Falerna un uomo è morto davanti alla porta chiusa della guardia medica presso cui si era recato accusando un malore.

Non siamo di fronte a un caso isolato, ma alla fotografia cruda, impietosa, disturbante delle condizioni della sanità calabrese. 
Una sanità che regge sulle spalle tremanti di quei pochi logori nosocomi rimasti aperti e sui pochi medici che ancora non sono fuggiti da questa terra desolata e preda, ormai, dei più biechi interessi padronali e privatistici a spese della vita dei cittadini i quali, troppo spesso, si vedono costretti ad abbandonare questi luoghi non soltanto con la speranza di rifarsi una vita altrove ma soprattutto per curarsi e per non morire di malasanità.

Molti dei politici locali che oggi si profondono in vuoti appelli sono gli stessi che negli anni hanno contribuito a declassare, mortificare e distruggere il servizio sanitario nella regione. 
Distruggere il pubblico per favorire il privato è una volontà chiara ormai da tempo. 
I governi borghesi che si sono susseguiti negli ultimi 20 anni, siano stati essi di centro-destra o centro-sinistra, non hanno fatto altro che tagliare i fondi per la sanità, garantendo così a una schiera di speculatori di gonfiare le proprie tasche a scapito della salute dei calabresi.

Non possiamo più accettare passivamente! La lotta per il diritto a una sanità pubblica, gratuita ed efficiente è fondamentale, deve vederci uniti e necessita di tutta la nostra rabbia! Sta ai lavoratori organizzare questa rabbia per costruire l'alternativa: un'organizzazione rivoluzionaria che abbatta lo stato di cose presente.