5 operai morti a Casteldaccia - Ancora morti sul lavoro, adesso basta!

    È di poche ora fa la notizia dell'ennesima tragedia sul lavoro che, dopo la strage di operai della diga sul lago di Suviana del mese scorso e quella di Brandizzo di settembre 2023 , colpisce - oggi - Casteldaccia (PA) dove cinque lavoratori sono morti dopo essere rimasti intrappolati nei cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap). Gli operai lavoravano per una ditta appaltatrice esterna. Comincerà ora il solito balletto delle autorità, dei media e dei rappresentanti delle aziende che definiranno l'accaduto una fatalità, anzi, un incidente! Riteniamo sia profondamente sbagliato dire che si è trattato dell'ennesimo incidente poiché con questo termine si è soliti indicare un qualcosa che succede quando i soggetti coinvolti non hanno valutato tutte le possibili situazioni che si sarebbero potute verificare o, peggio, che pur sapendo a cosa potevano andare incontro hanno comunque agito in modo imprudente. È un'espr

Acqua pubblica: le firme in Calabria

Ricevo e volentieri pubblico:

È iniziata in grande stile in Calabria la campagna referendaria per la ripubblicizzazione del servizio idrico promossa dal Forum Nazionale dei movimenti per l'Acqua, che vede tra i promotori anche il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica Bruno Arcuri. Le numerose adesioni al comitato referendario stanno portando i risultati sperati: a partire dal 25 aprile i banchetti sparsi per la regione hanno raccolto almeno 9470 firme. Le sottoscrizioni si sono suddivise uniformemente su tutto il territorio regionale, con 3380 firme nella provincia di Cosenza (1540 nella sola area urbana), 1250 in quella di Reggio, circa 1000 a Vibo e 2000 a Crotone, e 1840 a Catanzaro (con oltre 1200 firme solo a Lamezia).
Il risultato è tanto più sorprendente se si considera che l'organizzazione della raccolta è avvenuta passando da associazioni, movimenti e comitati non strutturati organicamente sul territorio, ma comunque capillarmente diffusi in una rete che ha saputo tessere un consenso di assoluto rilievo e trasversale (si pensi ad esempio alle richieste di adesione di diversi circoli del PD, la qual cosa dovrebbe essere ulteriore elemento di riflessione per i vertici regionali del partito, che ha sostenuto negli anni la Sorical arrivando ad esprimerne perfino l’attuale Presidente).
La campagna tuttavia è ancora agli inizi. L’obiettivo è 700mila firme in tutta Italia, 24mila solo in Calabria. La raccolta firme, che ricordiamo promuove tre referendum, per fermare la privatizzazione dell'acqua, aprire la strada della ripubblicizzazione ed eliminare i profitti dal bene comune acqua, andrà avanti fino al mese di luglio con banchetti diffusi in gran parte dei 409 comuni calabresi. Per ulteriori informazioni e contatti: Acqua bene comune e Difendiamo la Calabria: Referendum sull'acqua

Comitato referendario regionale per l'acqua pubblica