25 aprile 2024: I popoli in rivolta scrivono la storia, resistenza fino alla vittoria!

 

25APRILE, COLLETTIVO STIPATURI - LUNGRO

Il 25 aprile di 79 anni fa l'Italia, a seguito dell'insurrezione generale proclamata dal CLN, veniva liberata dal regime di occupazione nazi-fascista grazie anche al fondamentale apporto dei gruppi partigiani.


Come ogni anno, in occasione delle numerose manifestazioni che si organizzano per commemorare questa ricorrenza, si rinfocolano le polemiche tese a svilire il ruolo dei partigiani nella guerra di Liberazione e il suo significato politico: chi scelse di imbracciare i fucili in quegli anni (oltre a voler liberare l'Italia dal nazi-fascismo) lo fece sotto l'impulso di costruire una società diversa, in cui a prevalere fossero i sentimenti di uguaglianza, solidarietà e pace tra i popoli.

È chiaro che se questi sono gli assunti di partenza delle nostre considerazioni per cui riteniamo necessario mobilitarsi ancora oggi - a quasi ottant'anni da quella vicenda storica che ha così fortemente segnato la storia del nostro paese - per rendere manifesto quello stesso spirito, risultano sterili ai nostri occhi i pelosi inviti a ipocrite professioni di antifascismo, alla ricerca di condivisioni di valori che per loro natura sono fortemente divisivi; la destra lo sa bene, vive con profondo imbarazzo e disprezzo una festa che non sente sua per ragioni storiche e ideologiche intrinseche, rispedendo al mittente ogni invito a dichiararsi antifascista.
Non ci stupisce quindi che la presidente Meloni non si sia dichiarata tale, dal momento che il suo governo si è distinto per politiche guerrafondaie e antipopolari, vivendo con fastidio ogni espressione di ripresa di conflittualità, ogni minima manifestazione di dissenso e mettendo in atto in modo spesso violento politiche e azioni che mirano a limitare la libertà di manifestare il dissenso.

Questo 25 aprile arriva in un contesto storico e politico tragicamente complesso, l'orizzonte di guerra totale mai come in questo 2024 sembra essere a portata di mano, in Medio-Oriente continua il genocidio palestinese per mano dei sionisti israeliani sostenuti dall'occidente e da un'informazione pavida che fa da megafono a questa narrazione di regime, mentre a est, nelle immense pianure ucraine, russi e ucraini si combattono senza tregua, a difesa dei due rispettivi blocchi economici.

I partigiani si sono sacrificati per un futuro diverso da quello che viviamo oggi! Hanno combattuto per una società fatta di giustizia, pace e fratellanza tra i popoli ed è compito di noi tutti, oggi, rialzare la loro bandiera e lottare affinché quel sogno possa trasformarsi in realtà, affinché venga rispettata davvero la memoria di chi è morto per quei valori.


Per far rivivere il loro spirito è il momento di fare una scelta, di scegliere da quale parte della barricata posizionarsi, per un futuro di pace e prosperità.

Viva il 25 aprile!!!