Malasanità, a falerna un uomo muore davanti la guardia medica chiusa. BASTA TAGLI! BASTA MORTI!

A Falerna un uomo è morto davanti alla porta chiusa della guardia medica presso cui si era recato accusando un malore. Non siamo di fronte a un caso isolato, ma alla fotografia cruda, impietosa, disturbante delle condizioni della sanità calabrese.  Una sanità che regge sulle spalle tremanti di quei pochi logori nosocomi rimasti aperti e sui pochi medici che ancora non sono fuggiti da questa terra desolata e preda, ormai, dei più biechi interessi padronali e privatistici a spese della vita dei cittadini i quali, troppo spesso, si vedono costretti ad abbandonare questi luoghi non soltanto con la speranza di rifarsi una vita altrove ma soprattutto per curarsi e per non morire di malasanità. Molti dei politici locali che oggi si profondono in vuoti appelli sono gli stessi che negli anni hanno contribuito a declassare, mortificare e distruggere il servizio sanitario nella regione.  Distruggere il pubblico per favorire il privato è una volontà chiara ormai da tempo.  I governi ...

Acqua pubblica: le firme in Calabria

Ricevo e volentieri pubblico:

È iniziata in grande stile in Calabria la campagna referendaria per la ripubblicizzazione del servizio idrico promossa dal Forum Nazionale dei movimenti per l'Acqua, che vede tra i promotori anche il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica Bruno Arcuri. Le numerose adesioni al comitato referendario stanno portando i risultati sperati: a partire dal 25 aprile i banchetti sparsi per la regione hanno raccolto almeno 9470 firme. Le sottoscrizioni si sono suddivise uniformemente su tutto il territorio regionale, con 3380 firme nella provincia di Cosenza (1540 nella sola area urbana), 1250 in quella di Reggio, circa 1000 a Vibo e 2000 a Crotone, e 1840 a Catanzaro (con oltre 1200 firme solo a Lamezia).
Il risultato è tanto più sorprendente se si considera che l'organizzazione della raccolta è avvenuta passando da associazioni, movimenti e comitati non strutturati organicamente sul territorio, ma comunque capillarmente diffusi in una rete che ha saputo tessere un consenso di assoluto rilievo e trasversale (si pensi ad esempio alle richieste di adesione di diversi circoli del PD, la qual cosa dovrebbe essere ulteriore elemento di riflessione per i vertici regionali del partito, che ha sostenuto negli anni la Sorical arrivando ad esprimerne perfino l’attuale Presidente).
La campagna tuttavia è ancora agli inizi. L’obiettivo è 700mila firme in tutta Italia, 24mila solo in Calabria. La raccolta firme, che ricordiamo promuove tre referendum, per fermare la privatizzazione dell'acqua, aprire la strada della ripubblicizzazione ed eliminare i profitti dal bene comune acqua, andrà avanti fino al mese di luglio con banchetti diffusi in gran parte dei 409 comuni calabresi. Per ulteriori informazioni e contatti: Acqua bene comune e Difendiamo la Calabria: Referendum sull'acqua

Comitato referendario regionale per l'acqua pubblica