Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Acqua pubblica: le firme in Calabria

Ricevo e volentieri pubblico:

È iniziata in grande stile in Calabria la campagna referendaria per la ripubblicizzazione del servizio idrico promossa dal Forum Nazionale dei movimenti per l'Acqua, che vede tra i promotori anche il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica Bruno Arcuri. Le numerose adesioni al comitato referendario stanno portando i risultati sperati: a partire dal 25 aprile i banchetti sparsi per la regione hanno raccolto almeno 9470 firme. Le sottoscrizioni si sono suddivise uniformemente su tutto il territorio regionale, con 3380 firme nella provincia di Cosenza (1540 nella sola area urbana), 1250 in quella di Reggio, circa 1000 a Vibo e 2000 a Crotone, e 1840 a Catanzaro (con oltre 1200 firme solo a Lamezia).
Il risultato è tanto più sorprendente se si considera che l'organizzazione della raccolta è avvenuta passando da associazioni, movimenti e comitati non strutturati organicamente sul territorio, ma comunque capillarmente diffusi in una rete che ha saputo tessere un consenso di assoluto rilievo e trasversale (si pensi ad esempio alle richieste di adesione di diversi circoli del PD, la qual cosa dovrebbe essere ulteriore elemento di riflessione per i vertici regionali del partito, che ha sostenuto negli anni la Sorical arrivando ad esprimerne perfino l’attuale Presidente).
La campagna tuttavia è ancora agli inizi. L’obiettivo è 700mila firme in tutta Italia, 24mila solo in Calabria. La raccolta firme, che ricordiamo promuove tre referendum, per fermare la privatizzazione dell'acqua, aprire la strada della ripubblicizzazione ed eliminare i profitti dal bene comune acqua, andrà avanti fino al mese di luglio con banchetti diffusi in gran parte dei 409 comuni calabresi. Per ulteriori informazioni e contatti: Acqua bene comune e Difendiamo la Calabria: Referendum sull'acqua

Comitato referendario regionale per l'acqua pubblica