Lungro, crisi idrica. L'acqua è un bene comune, occupiamocene.

  Nonostante le problematiche riguardanti l'approvvigionamento idrico siano diventate nel tempo parte integrante della quotidianità dei cittadini lungresi, oggi la situazione ha preso l'aspetto di una vera e propria emergenza : l'erogazione dell'acqua viaggia a singhiozzi venendo sospesa sempre più spesso a orari variabili (alle 13, alle 14, alle 10 del mattino, nel tardo pomeriggio, in quest'ultimo periodo abbiamo potuto sperimentare gli orari più disparati). Proprio in virtù di queste difficoltà, un'ordinanza sindacale del 18 settembre invitava (giustamente) la cittadinanza a porre in atto tutte le azioni necessarie a garantire il risparmio idrico per rimediare alla carenza d’acqua delle sorgenti che alimentano l'acquedotto lungrese. Da quest'estate ad oggi, nonostante le piogge delle ultime settimane, sembra che la situazione non sia cambiata. Visto che questo disservizio continua a incidere in modo significativo sulla vita quotidiana di noi cittadini...

Dibattito: "Sanità al collasso: che fare? Mobilitazioni e prospettive per il futuro" - Fronte Comunista & Collettivo Stipaturi

 

Martedì 12 Agosto a Lungro (CS), il Fronte Comunista Calabria e il Collettivo Stipaturi organizzeranno un incontro-dibattito sulla situazione della sanità calabrese dal titolo: "Sanità al collasso: che fare? Mobilitazioni e prospettive per il futuro".
Parteciperanno come relatori sindacalisti, membri delle organizzazioni e di comitati di lotta della Calabria.
Sarà un momento importante di confronto per mettere a nudo le ragioni del collasso del sistema sanitario calabrese e la relativa risposta dei territori.

Il dramma che ogni giorno vivono i calabresi sulla propria pelle è evidente, gli esempi di malasanità sono così numerosi da essere ormai percepiti come ordinaria amministrazione.
Accanto ai casi più eclatanti dovuti al degrado e l'abbandono dei pronto soccorso dei pochi ospedali calabresi rimasti attivi - come la piccola Carlotta lasciata morire a 12 anni per ragioni ancora tutte da chiarire o il 48enne Serafino Gongi morto tra San Giovanni in Fiore e Cosenza durante un trasferimento disperato in ambulanza - è la difficoltà a ottenere prestazioni sanitarie dignitose a rendere problematica la vita dei pazienti calabresi: è praticamente impossibile prenotare in tempi brevi una qualsiasi analisi strumentale senza doversi rivolgere alle strutture private.

Proprio ieri in un comunicato spiegavamo come la strategia di smantellamento della sanità calabrese sarà acuita dall'applicazione dell'autonomia differenziata da parte delle regioni più ricche che trattenendo risorse economiche verso i loro territori ci priveranno anche degli investimenti necessari al mantenimento dei livelli minimi di assistenza drenando, nel contempo, ingenti fondi per la sanità privata, che già ora fornisce (anche in quelle regioni più virtuose) un numero di prestazioni superiori di quella pubblica.

Non possiamo più permetterci di stare a guardare, ne va delle nostre vite!
Ci vediamo il 12 agosto a Lungro per discutere ed organizzare la lotta dei prossimi mesi.