Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Il crollo di uno dei palazzi della ex Miniera di Salgemma di Lungro è il simbolo del disfacimento della nostra comunità.

 

La foto in questione di per sé ci sembrava molto eloquente, ma dal tono di alcune osservazioni ricevute ci siamo convinti che necessita di una piccola didascalia di accompagnamento: nella parte inferiore è presente un palazzo della Salina integro ma violato incredibilmente da attività ludiche prive di scopo, nella parte superiore lo stesso palazzo recentemente crollato mentre al centro ci glorifichiamo per un festival che - come numerosissime altre manifestazione di ogni ordine e grado della nostra ridente comunità - si riempie la bocca di sale, miniera, minatori, stipaturi e di tutti gli altri sostantivi lontanamente imparentati con quel mondo.

Detto in altri termini: il crollo di uno dei palazzi che costituivano il complesso industriale della Miniera di Salgemma di Lungro ai nostri occhi è il simbolo del disfacimento della nostra comunità.
Incuria, superficialità, grossolane operazioni di restauro e una sfacciata brandizzazione a fini turistici ottengono come unico risultato quello di svilire ulteriormente la gloriosa storia del movimento operaio lungrese.

Così, mentre noi ci beiamo del ricordo di quello che fummo vaneggiando, magari, di un futuro radioso ancorato a quel passato la realtà ci spinge a fare i conti con la triste quotidianità, sbriciolando letteralmente - è il caso di dire - ogni possibile futura iniziativa se non si porranno le basi necessarie per ricostruire il tessuto sociale e politico del Paese.