Il Genocidio Palestinese nella Striscia di Gaza, dibattito a "Joggi Avant Folk" festival

Sabato sera abbiamo abbandonato per un momento la leggerezza delle serate estive per partecipare al secondo appuntamento della 26esima edizione dello “Joggi Avant Folk” a Joggi, appunto, frazione di Santa Caterina Albanese, in occasione della serata dedicata interamente alla Palestina. L'evento è stato caratterizzato da un interessante dibattito che ha messo in luce, ancora una volta, la drammatica situazione della striscia di Gaza a cui è poi seguito il concerto degli “Assalti Frontali”, storico gruppo hip-hop impegnato nel sostegno al popolo Palestinese. Sono 10 mesi che nella Striscia di Gaza viene portato avanti dall'IDF il sistematico massacro della popolazione nel nome di un fantomatico diritto alla difesa contro gli attacchi delle forze di resistenza palestinesi ma che in realtà è un vero e proprio piano di eliminazione dei palestinesi da Gaza, un piano ormai chiaro che non risparmia nessuno , anziani, donne e bambini; sono più di 120.000 i feriti e 40.000 i morti (calco

LUNGRO BRUCIA!


Nei giorni passati la situazione degli incendi a Lungro ha raggiunto un livello di gravità mai visto, ci troviamo di fronte ad un problema che ormai possiamo definire, oltre che ambientale, di ordine pubblico.


Come Collettivo siamo molto preoccupati per i roghi, evidentemente dolosi, che hanno colpito sabato 3 agosto il bosco di Vauserra, la contrada Mumurro (fino a giungere a quota parecchio elevata) e la zona dei Musici.
Non riusciamo a toglierci dalla testa l'esistenza di un disegno dietro questi incendi: dapprima quello in contrada musici per distrarre gli operatori della protezione civile Pollinoh24 e dopo poco lo scoppio consecutivo degli altri due che hanno potuto bruciare indisturbati per ore e che solo in tarda serata hanno visto l'intervento dei vigili del fuoco nella zona di Vauserra per salvare le abitazioni lì presenti.

La perdita subita dal patrimonio boschivo del nostro territorio è inaccettabile e gravissima perché ci priva di una delle nostre risorse più preziose sotto molti punti di vista: naturalistico, faunistico, idrogeologico e meteorologico; la distruzione del manto boschivo è quanto di peggio possa accadere in prospettiva non solo per noi ma per le generazioni future.

Siamo, dunque, estremamente preoccupati per il futuro del nostro territorio e lo siamo anche in relazione ai futuri tagli boschivi che l'attuale amministrazione ha preventivato: con "delibera di giunta del 26 luglio 2024" è stato approvato un nuovo taglio nella zona di piano della giumenta usando come base il vecchio taglio del bosco di Caglistrino bloccato nel 2019 durante l'amministrazione Santoianni per la presenza di reperti archeologici.
Troviamo questa scelta sbagliata e in controtendenza rispetto ai bisogni del territorio che non necessita di ulteriori sfregi.


Speriamo che la perdita, dovuta agli incendi,di ettari ed ettari di boschi possa almeno far ragionare diversamente gli attuali amministratori portandoli a interrompere questo progetto.