Malasanità, a falerna un uomo muore davanti la guardia medica chiusa. BASTA TAGLI! BASTA MORTI!

A Falerna un uomo è morto davanti alla porta chiusa della guardia medica presso cui si era recato accusando un malore. Non siamo di fronte a un caso isolato, ma alla fotografia cruda, impietosa, disturbante delle condizioni della sanità calabrese.  Una sanità che regge sulle spalle tremanti di quei pochi logori nosocomi rimasti aperti e sui pochi medici che ancora non sono fuggiti da questa terra desolata e preda, ormai, dei più biechi interessi padronali e privatistici a spese della vita dei cittadini i quali, troppo spesso, si vedono costretti ad abbandonare questi luoghi non soltanto con la speranza di rifarsi una vita altrove ma soprattutto per curarsi e per non morire di malasanità. Molti dei politici locali che oggi si profondono in vuoti appelli sono gli stessi che negli anni hanno contribuito a declassare, mortificare e distruggere il servizio sanitario nella regione.  Distruggere il pubblico per favorire il privato è una volontà chiara ormai da tempo.  I governi ...

LUNGRO BRUCIA!


Nei giorni passati la situazione degli incendi a Lungro ha raggiunto un livello di gravità mai visto, ci troviamo di fronte ad un problema che ormai possiamo definire, oltre che ambientale, di ordine pubblico.


Come Collettivo siamo molto preoccupati per i roghi, evidentemente dolosi, che hanno colpito sabato 3 agosto il bosco di Vauserra, la contrada Mumurro (fino a giungere a quota parecchio elevata) e la zona dei Musici.
Non riusciamo a toglierci dalla testa l'esistenza di un disegno dietro questi incendi: dapprima quello in contrada musici per distrarre gli operatori della protezione civile Pollinoh24 e dopo poco lo scoppio consecutivo degli altri due che hanno potuto bruciare indisturbati per ore e che solo in tarda serata hanno visto l'intervento dei vigili del fuoco nella zona di Vauserra per salvare le abitazioni lì presenti.

La perdita subita dal patrimonio boschivo del nostro territorio è inaccettabile e gravissima perché ci priva di una delle nostre risorse più preziose sotto molti punti di vista: naturalistico, faunistico, idrogeologico e meteorologico; la distruzione del manto boschivo è quanto di peggio possa accadere in prospettiva non solo per noi ma per le generazioni future.

Siamo, dunque, estremamente preoccupati per il futuro del nostro territorio e lo siamo anche in relazione ai futuri tagli boschivi che l'attuale amministrazione ha preventivato: con "delibera di giunta del 26 luglio 2024" è stato approvato un nuovo taglio nella zona di piano della giumenta usando come base il vecchio taglio del bosco di Caglistrino bloccato nel 2019 durante l'amministrazione Santoianni per la presenza di reperti archeologici.
Troviamo questa scelta sbagliata e in controtendenza rispetto ai bisogni del territorio che non necessita di ulteriori sfregi.


Speriamo che la perdita, dovuta agli incendi,di ettari ed ettari di boschi possa almeno far ragionare diversamente gli attuali amministratori portandoli a interrompere questo progetto.