Il Genocidio Palestinese nella Striscia di Gaza, dibattito a "Joggi Avant Folk" festival

Sabato sera abbiamo abbandonato per un momento la leggerezza delle serate estive per partecipare al secondo appuntamento della 26esima edizione dello “Joggi Avant Folk” a Joggi, appunto, frazione di Santa Caterina Albanese, in occasione della serata dedicata interamente alla Palestina.
L'evento è stato caratterizzato da un interessante dibattito che ha messo in luce, ancora una volta, la drammatica situazione della striscia di Gaza a cui è poi seguito il concerto degli “Assalti Frontali”, storico gruppo hip-hop impegnato nel sostegno al popolo Palestinese.

Sono 10 mesi che nella Striscia di Gaza viene portato avanti dall'IDF il sistematico massacro della popolazione nel nome di un fantomatico diritto alla difesa contro gli attacchi delle forze di resistenza palestinesi ma che in realtà è un vero e proprio piano di eliminazione dei palestinesi da Gaza, un piano ormai chiaro che non risparmia nessuno, anziani, donne e bambini; sono più di 120.000 i feriti e 40.000 i morti (calcolo che non contempla i dispersi e i non segnalati) di cui la metà bambini dilaniati e straziati dalle bombe sioniste che distruggono, scuole, ospedali e campi profughi.
L'efferatezza dei suoi crimini ha valso a Netanyahu una condanna per crimini di guerra da parte della corte internazionale di giustizia, condanna che Israele rifiuta piagnucolando di un non ben precisato antisemitismo (!?) del tribunale internazionale.


 

Il popolo Palestinese ha il diritto di resistere, ha il diritto alla propria libertà, ha il diritto al ritorno nei proprio territori, nelle proprie case rubate dall'occupazione illegale israeliana.
È infatti Israele ad occupare illegalmente i territori palestinesi  insediando colonie all'interno della Cisgiordania, privando dei diritti sociali e civili i cittadini palestinesi, portando avanti pratiche di apartheid, impedendo il normale esercizio amministrativo delle istituzioni palestinesi e occupando militarmente la striscia di Gaza per poi abbandonarla e cingerla d'assedio, dal 2006, via terra, aria e mare.

Lo diciamo con il cuore tra le mani e la rabbia negli occhi: Siamo con il popolo palestinese, siamo con la resistenza palestinese, siamo con il diritto alla lotta per la libertà, per la democrazia e contro contro l'imperialismo e ogni forma di oppressione.

I POPOLI IN RIVOLTA SCRIVONO LA STORIA, CON LA PALESTINA FINO ALLA VITTORIA! ✌️🏼