Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Festa della Donna 2024: un 8 Marzo di Lotta

 


Dall'inasprimento del conflitto tra Israele e Palestina, sono più di 9000 le donne uccise dalle forze israeliane a Gaza (4 volte l'intera popolazione lungrese), senza considerare quelle che si pensa siano disperse sotto le macerie; 37 sono le madri uccise ogni giorno e si stima che, a questo ritmo, saranno 63 le donne palestinesi che continueranno a essere assassinate quotidianamente in quei territori.

Circa 5000 donne si trovano a dover partorire senza anestesia, anche nel caso di parti cesarei, in condizioni igieniche precarie per la mancanza di acqua.
Sempre a causa della carenza idrica, unitamente alla scarsità di cibo, la vita di donne incinte, nascituri, donne che allattano e neonati è a serio rischio.
Le donne palestinesi della striscia di Gaza non riescono a reperire assorbenti igienici per le mestruazioni e per sopperire a tale mancanza si arrangiano come possono con pezzi di stoffa ricavati dalle tende degli sfollati. Una situazione a dir poco indecorosa che lede terribilmente la loro dignità.
Questi i dati che ci arrivano nella Giornata Internazionale della Donna e stridono terribilmente con l'idea che Israele rappresenti l’unica democrazia del Medio Oriente in una sorta di amnesia generale che fa risalire l'inizio della fine al 7 ottobre scorso.

Come testimoniato, appunto, dal genocidio perpetrato da Israele a Gaza e dalla guerra imperialista in Ucraina il disagio economico e sociale, così come quello puramente fisico a cui è difficile porre rimedio in determinati contesti, sono una conseguenza del sistema oppressivo in cui viviamo e di tutto ciò che esso implica: violenza, guerre, impoverimento, sfollamenti e migrazioni.

La narrazione comune cerca di inculcarci nella testa l’idea che la diseguaglianza e l’oppressione delle donne siano slegate dalla natura del capitalismo, invece proprio perché il capitale ha interesse a sfruttare la discriminazione nei confronti delle donne per intensificare lo sfruttamento è necessario portare avanti una lotte serrata contro di esso.

Nella Giornata Internazionale della Donna intensifichiamo la lotta per l’emancipazione della donna, contro il sistema di sfruttamento capitalistico e tutte le guerre.