Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Buon 2024 di Rabbia e di Lotta

Quello che giungerà al termine tra poche ore è stato un anno difficile per tutti noi...

Il 2023 si chiude nel peggiore dei modi: la guerra (o meglio il genocidio) in Palestina, il perdurare del conflitto Russo-Ucraino che sempre più mette in evidenza il suo carattere imperialista nello scontro tra i due grandi blocchi economici occidentale ed orientale, una crisi economica conclamata di tutto l'occidente e, come se non bastasse, i neofascisti al governo che per sopravvivere si rifanno sulla classe lavoratrice di questo nostro paese sempre più parte di quella periferia globalizzata che nessun peso ha nelle decisioni internazionali ma che continua a portare avanti i propri interessi economici, favorendo i pochi a discapito dei molti.

Anche le istituzioni sembrano mostrare il passo, è chiaro che non possano dare le risposte alle giuste esigenze di cambiamento attese da anni non tanto per indolenza quanto per una ormai incancrenita incapacità politica e una totale assenza di lungimiranza e visione del futuro.

In questo clima di disfacimento politico e sociale sembrerebbe difficile trovare le parole più adatte per una speranza di cambiamento per il futuro; speranza che sempre più spesso viene declinata in maniera truffaldina da parte dei nostri governanti/padroni; in questo senso, ci giungono alla memoria le lapidarie frasi del grande Monicelli: "la speranza è una trappola", specie se non ci si attiva collettivamente per migliorare le sorti della società.

Dovremmo smettere, quindi, di assistere passivamente a tutte queste ingiustizie e recuperare il ruolo di attori del nostro destino.
C'è un sentimento molto preciso che nasce dentro di noi quando ci troviamo di fronte alle ingiustizie, alle guerre, allo sfruttamento, alle privazioni che subiscono gli innocenti, esso è la Rabbia. Abbiamo bisogno di questa rabbia per cambiare il futuro della nostra società per tornare ad essere, come dicevamo, i protagonisti dei cambiamenti che ci si parranno innanzi a patto però che questa rabbia venga coltivata e organizzata con i giusti ideali di giustizia sociale, uguaglianza tra gli uomini e fratellanza tra i popoli.

Buon 2024 di Rabbia e di Lotta.