5 operai morti a Casteldaccia - Ancora morti sul lavoro, adesso basta!

    È di poche ora fa la notizia dell'ennesima tragedia sul lavoro che, dopo la strage di operai della diga sul lago di Suviana del mese scorso e quella di Brandizzo di settembre 2023 , colpisce - oggi - Casteldaccia (PA) dove cinque lavoratori sono morti dopo essere rimasti intrappolati nei cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap). Gli operai lavoravano per una ditta appaltatrice esterna. Comincerà ora il solito balletto delle autorità, dei media e dei rappresentanti delle aziende che definiranno l'accaduto una fatalità, anzi, un incidente! Riteniamo sia profondamente sbagliato dire che si è trattato dell'ennesimo incidente poiché con questo termine si è soliti indicare un qualcosa che succede quando i soggetti coinvolti non hanno valutato tutte le possibili situazioni che si sarebbero potute verificare o, peggio, che pur sapendo a cosa potevano andare incontro hanno comunque agito in modo imprudente. È un'espr

Pio Ospizio "De Benedictis", Lungro: VOGLIAMO CHIAREZZA

 


🟥#PIOOSPIZIO #LUNGRO VOGLIAMO CHIAREZZA

☝Sono passati due mesi dal consiglio comunale del 31 marzo in cui abbiamo cercato, seppur respinti dalla burocrazia dietro cui la maggioranza si para ogniqualvolta si trova in difficoltà, di porre una serie di domande che facessero chiarezza dopo 15 anni di polemiche e assenza di trasparenza intorno alla Fondazione Pio Ospizio De Benedictis.

Pur registrando la disponibilità di alcuni membri del gruppo di maggioranza a rispondere in privato ai nostri quesiti, preferiamo muoverci alla luce del sole, certi che le vicende riguardanti il Pio Ospizio non siano da considerarsi private, soprattutto in virtù della trasparenza amministrativa tante volte invocata durante la scorsa campagna elettorale e convinti che l'unica missione del cda del Pio Ospizio sia quella di portare avanti le volontà del De Benedictis tanto chiaramente riportate nel suo testamento olografo.

🫣La situazione col passare del tempo sembrerebbe sempre più confusa; le uniche informazioni ci sono date dai documenti di nomina dei membri del cda che abbiamo trovato dopo una meticolosa ricerca in rete.

🤓Come funziona il cda del Pio Ospizio?
Secondo le volontà del De Benedictis sono 5 i membri: uno nominato dal Consiglio Comunale, uno dalla Provincia di Cosenza, uno dalla Prefettura, uno dalla Fondazione Carical e il parroco di Lungro.
Ad oggi dovrebbero essere in carica (il condizionale è d’obbligo!) Pasqualino Santoianni (Fond. Carical), il Dott. Stefano Tenuta (Prefettura) e il parroco Padre Arcangelo Capparelli; gli altri due membri dovrebbero essere decaduti: l’8 gennaio 2023 Ferdinando Martino (Provincia) e il 28 marzo 2023 Nicola Mele (Comune).

👉Mettendo da parte i dubbi riguardo le nomine dei nuovi consiglieri - Clemente Elia Rennis, espressione diretta dell'amministrazione comunale, e Elena Cortese, rappresentante della Provincia e consigliere comunale di Lungro, effettuate anzitempo a causa dell’interpretazione (a nostro avviso anomala) data all’articolo 23 dello statuto che molto chiaramente recita: “Tanto il Presidente quanto i consiglieri che non siano membri a vita durano in carica quattro anni e possono essere riconfermati senza interruzione” - vorremmo porre l’accento su due questioni ben più importanti della burocrazia che toccano la sfera dell’etica politica e dell’etichetta istituzionale: ci domandiamo infatti quanto sia stato opportuno per i consiglieri Martino e Mele rimanere in carica nonostante il cambio delle due amministrazioni che li avevano nominati, rispettivamente quella provinciale e quella comunale, così come ci chiediamo se sia eticamente corretto che un componente dell'attuale maggioranza del Consiglio Comunale sia contemporaneamente membro del cda dell'ente Pio Ospizio.

👉Attenendoci allo statuto dell'ente in nostro possesso, precisamente all'articolo 28, le adunanze ordinarie del cda per l'approvazione del conto consuntivo, del bilancio preventivo e delle eventuali variazioni dello stesso, dovrebbero tenersi nei mesi di maggio e di settembre di ogni anno. Sempre per la mancanza di trasparenza di cui sopra, non sappiamo se nel mese appena trascorso il cda abbia avuto modo di riunirsi e, qualora questa adunanza si sia svolta, nulla è trapelato circa i punti discussi, le decisioni prese e il fondamentale insediamento dei nuovi membri.
Pretendiamo chiarezza perché, come abbiamo già avuto modo di affermare, riteniamo che il Pio Ospizio sia esempio di assoluta lungimiranza da parte di un nostro concittadino; infatti nella sua idea questo ente benefico doveva essere mantenuto fuori dalle bieche speculazioni politiche e al servizio degli ultimi e dei più bisognosi. Esso dovrebbe rappresentare un punto di partenza per tornare a discutere e a porre l'attenzione su problematiche sociali che purtroppo da tempo non trovano spazio nella discussione politica quotidiana.

🔴Facciamo inoltre un accorato appello affinché lo statuto non venga stravolto in alcun modo e qualora piccole variazioni o aggiornamenti risultino necessari, questi siano fatti senza fretta, senza colpi di testa dettati da polemiche sterili o interessi elettoralistici ma soprattutto in modo ponderato e nell’assoluto rispetto dello spirito e delle volontà del “Milionario”, espresse con chiarezza nello stesso statuto e nel testamento.

🧐Il Pio Ospizio è un bene pubblico, i suoi beni sono parte integrante della ricchezza del nostro paese e devono essere utilizzati per migliorare le condizioni di vita dei lungresi meno abbienti, per questo ci teniamo a sottolineare nuovamente che in questi ultimi 15 anni un solo bilancio della fondazione è stato reso pubblico, ossia quello presente nell'albo pretorio relativo all'anno 2012 e da cui da cui risulterebbero circa 260.000 euro in fondi finanziari e circa 365.000 euro depositati su conto corrente ed è importantissimo conoscere come questo denaro sia stato amministrato in questi anni.

👉Adesso vogliamo risposte, il tempo della burocrazia, dei sotterfugi, dei misteri è finito. I Lungresi hanno il diritto di sapere:

• Si è regolarmente svolto il cda di maggio? Se sì, quali decisioni sono state prese?
Se no, perché?
• I due nuovi membri nominati da Comune e Provincia si sono insediati? Come stanno agendo?
• Si provvederà a pubblicare almeno i bilanci degli ultimi 10 anni (ed immediatamente il bilancio 2022) al fine di permettere a chiunque di verificare lo stato della fondazione, che è sì un ente privato ma le cui finalità sono pubbliche?
• Da una visura catastale risultano intestate al Pio Ospizio solo le proprietà di Napoli site in Via Girolamo Santacroce N°24; perché non risultano il palazzo del “Milionario” e il fondo “Guglielmo” di Lungro che sono menzionati chiaramente nel testamento olografo del De Benedictis di cui siamo in possesso?
• Chi ricopre attualmente la carica di Presidente del Pio Ospizio?
• Quando decadrà il Consigliere Tenuta, nominato dal Prefetto della Provincia di Cosenza? (Non avendo trovato la delibera della sua nomina, non abbiamo informazioni a riguardo).
• Il Consigliere Santoianni, nominato dalla Fondazione Carical, decadrà il prossimo mese di ottobre?
• In prospettiva qual è il piano quadriennale che i due consiglieri, espressione della maggioranza, hanno in mente per il futuro della fondazione?

Per il bene del nostro paese attendiamo che qualcuno risponda compiutamente a queste legittime domande.