Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

1° Maggio Festa dei Lavoratori: no alle stumentalizzazioni del governo! Basta precarietà e sfruttamento.

 


🔴Abbiamo pensato a lungo al taglio da dare a questo scritto e alla fine eccoci qui. Non vogliamo soffermarci sulla cronologia degli eventi storici legati alla festa del primo maggio, vogliamo però darvi un consiglio: se pensate che la Festa dei Lavoratori, così come la Festa della Liberazione dal nazifascismo che si celebra il 25 Aprile, siano da ricomprendere nel calderone delle feste istituzionalizzate e del “volemose bene a ogni costo almeno oggi”, passate oltre, ignorateci pure.

👉È proprio all'interno del giochino della "pacificazione nazionale forzata" che si colloca il meschino tentativo della destra al governo di depoliticizzare anche la Festa dei Lavoratori; si è svolto oggi il consiglio dei ministri che ha varato un decreto legge contenente una serie di norme sul mercato del lavoro, sull'utilizzo dei voucher, sui sussidi ai disoccupati, sul cuneo fiscale e sulla liberalizzazione dei contratti a tempo determinato che, lanciate in pompa magna come una svolta epocale per il nostro Paese, andranno invece a ledere nuovamente i diritti dei lavoratori istituzionalizzando una volta per tutte la precarietà e lo sfruttamento con l'illusione che un lavoro fluido possa essere la panacea di tutti i mali. Saranno, quindi, ancora una volta gli imprenditori a gongolare e a veder aumentare i propri profitti sulle spalle dei lavoratori grazie a sgravi fiscali, incentivi , finanziamenti, esternalizzazioni di servizi pubblici e privatizzazioni (come ad esempio della sanità).

😰Quando pensavamo di averle viste tutte, ecco che in tv scorrono le immagini dell'ormai tradizionale concerto del primo maggio organizzato dai sindacati confederali a Roma e quest'anno sponsorizzato, tra gli altri, anche da Just Eat, multinazionale della consegna di cibo pronto a domicilio (scritto così fa sicuramente meno scena di “food-delivery”) e dei cosiddetti rider, nuove vittime dell'ennesimo fenomeno di sfruttamento dei lavoratori per quanto riguarda salario e condizioni di lavoro.
🤦E mentre sul palco si alternano i monologhi sulla vita grama della classe lavoratrice, l'inquadratura si allarga e compare il logo di uno dei carnefici: ed è subito sindrome di Stoccolma.
Buona festa dei lavoratori!