Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

27 gennaio, giorno della memoria: una data per ricordare, una data per continuare a lottare

 

🔻Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" dell'Armata Rossa di Stalin furono le prime ad arrivare nel campo di concentramento di Auschwitz e ne liberarono i superstiti; fu quello il momento in cui il mondo conobbe l'orrore del genocidio nazista.
Per questo motivo il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della Memoria.
 
👉Oggi, a 78 anni dal quel giorno, lo scopo principale della celebrazione è mantenere vivi e connessi il ricordo delle vittime della follia nazista e la storia, preservando quest'ultima dagli svariati tentativi di revisionismo cui è spesso soggetta e utilizzandola come strumento di interpretazione e prevenzione di ogni altro genocidio. Celebrare la Giornata della Memoria significa opporsi ai nazismi e ai fascismi e quindi alle ingiustizie e alle oppressioni, risultato dell'attuale sistema economico capitalista che depreda e annienta senza pietà le categorie che esso considera inferiori.