Malasanità, a falerna un uomo muore davanti la guardia medica chiusa. BASTA TAGLI! BASTA MORTI!

A Falerna un uomo è morto davanti alla porta chiusa della guardia medica presso cui si era recato accusando un malore. Non siamo di fronte a un caso isolato, ma alla fotografia cruda, impietosa, disturbante delle condizioni della sanità calabrese.  Una sanità che regge sulle spalle tremanti di quei pochi logori nosocomi rimasti aperti e sui pochi medici che ancora non sono fuggiti da questa terra desolata e preda, ormai, dei più biechi interessi padronali e privatistici a spese della vita dei cittadini i quali, troppo spesso, si vedono costretti ad abbandonare questi luoghi non soltanto con la speranza di rifarsi una vita altrove ma soprattutto per curarsi e per non morire di malasanità. Molti dei politici locali che oggi si profondono in vuoti appelli sono gli stessi che negli anni hanno contribuito a declassare, mortificare e distruggere il servizio sanitario nella regione.  Distruggere il pubblico per favorire il privato è una volontà chiara ormai da tempo.  I governi ...

“Mo bast'... insorgiamo!!!” - Napoli, manifestazione contro carovita, guerra e repressione.

 


🔴Ieri, 5 novembre, abbiamo partecipato convintamente alla manifestazione contro guerra, carovita e repressione svoltasi a Napoli. Il corteo, molto partecipato (circa 15.000 persone) è stato promosso da numerose organizzazioni politiche e sindacali (Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”, Cantiere 167 Scampia, Collettivo di Fabbrica – Lavoratori GKN, Collettivo Iskra, Fronte Comunista, Si Cobas, FGC e numerose altre) espressione diretta di quella parte di popolazione che ha subito le ripercussioni maggiori della crisi economica, crisi acuita, negli ultimi mesi, dai contraccolpi collegati al conflitto russo-ucraino.

🤜Fin dal nome scelto - “Mo bast'... insorgiamo!!!” - risulta chiaro l'intento degli organizzatori: costruire un blocco sociale conflittuale e di classe che diventi punto di riferimento per tutti coloro che hanno deciso di non muoversi all'interno delle logiche dell'attuale sistema di gestione del potere.
Lo scopo è quello di connettere lavoratori e realtà diverse intorno ad una prospettiva di contrasto alle politiche filo-imprenditoriali dei governi che si stanno succedendo in questi ultimi anni (è del tutto inutile mostrare la continuità dei governi Conte/Draghi/Meloni, non c'è deroga alcuna alla loro visione del mondo, la sovrapposizione delle loro Weltanschauung - come direbbero i 'saputi' - che determinano il loro agire politico, è palesemente assoluta).


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Non ci fermeremo qui, la mobilitazione continuerà nelle prossime settimane in tutta Italia e arriverà a Roma ai primi di dicembre con lo sciopero generale e una grande manifestazione con tutte le forze di classe e i sindacati conflittuali.


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Era chiaro fin da subito che la manifestazione del 5 novembre di Napoli non sarebbe potuta essere che l'anteprima a una stagione di lotta insieme alle forze sociali che si sono unite in questo percorso affinché possa nascere un fronte unico in grado di combattere e avere la meglio su questa società, basata sull'accumulo di ricchezze nelle mani di pochi e sullo sfrenato individualismo che mette tutti gli uni contro gli altri indebolendo così le lotte per i diritti.

Solo uniti si vince! 🚩
Riprendiamoci il futuro. ✊