Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

7 Novembre, Rivoluzione d'Ottobre - Oggi come Ieri: PANE PACE LAVORO

🚩Oggi è il 7 novembre, oggi ricorre l'anniversario dello scoppio della rivoluzione d'ottobre.
Le masse lavoratrici, ridotte allo stremo da guerra, fame e repressione, decisero di iniziare un lotta fondamentale per l'umanità intera: la lotta per l'uguaglianza tra i popoli, la pace e i diritti sociali.

☝Oggi come allora i popoli della terra chiedono #pane, #pace e #lavoro.
Mai come in quest'ultimo anno si è stretto così forte il cappio intorno al collo delle classi sociali meno abbienti attraverso l'aumento spropositato dei prezzi, delle diseguaglianze sociali, della precarietà lavorativa.
Mai come oggi la nostra generazione ha assistito a tanta prepotenza da parte dei governi allineati agli interessi delle grandi multinazionali.

😡Il governo #Meloni, com'è ormai chiaro, non fa altro che proseguire le politiche guerrafondaie e neoliberiste dei governi che l'hanno preceduta chiedendoci di pagare con l'austerità i costi di crisi che non abbiamo né creato né voluto, spingendo sempre di più l'Italia verso uno stato di "economia di guerra" che non farà certo gli interessi delle classi popolari e aumentando le tensioni sociali con strette securitarie nel tentativo di spezzare il fronte sociale di opposizione che va rafforzandosi.

⚠È imperativo mantenere unito il fronte unico di #lavoratori, #studenti, #disoccupati e proprio per questo la manifestazione del 5 Novembre a Napoli è stata il preludio per quella ancor più grande che si terrà il prossimo 3 dicembre a Roma, dopo lo sciopero generale del 2 dicembre indetto da tutti i sindacati di base e conflittuali.

CONTRO LA GUERRA E IL CAROVITA:
GIÙ LE ARMI, SU I SALARI.