Malasanità, a falerna un uomo muore davanti la guardia medica chiusa. BASTA TAGLI! BASTA MORTI!

A Falerna un uomo è morto davanti alla porta chiusa della guardia medica presso cui si era recato accusando un malore. Non siamo di fronte a un caso isolato, ma alla fotografia cruda, impietosa, disturbante delle condizioni della sanità calabrese.  Una sanità che regge sulle spalle tremanti di quei pochi logori nosocomi rimasti aperti e sui pochi medici che ancora non sono fuggiti da questa terra desolata e preda, ormai, dei più biechi interessi padronali e privatistici a spese della vita dei cittadini i quali, troppo spesso, si vedono costretti ad abbandonare questi luoghi non soltanto con la speranza di rifarsi una vita altrove ma soprattutto per curarsi e per non morire di malasanità. Molti dei politici locali che oggi si profondono in vuoti appelli sono gli stessi che negli anni hanno contribuito a declassare, mortificare e distruggere il servizio sanitario nella regione.  Distruggere il pubblico per favorire il privato è una volontà chiara ormai da tempo.  I governi ...

2 Agosto - Verità sulla strage alla Stazione di Bologna compiuta dai NAR

 


2 AGOSTO 1980 - 2 AGOSTO 2022
🔺42 anni fa, 85 morti e più di 200 feriti, sono questi i numeri della strage di #Bologna, progettata e finanziata della loggia massonica P2 con l'appoggio di apparati statali, dei servizi segreti, della struttura eversiva di estrema destra Gladio ed eseguita dai terroristi neofascisti dei NAR. Un attentato infame che colpì a caso cittadini inermi ed innocenti nel tentativo di destabilizzare lo stato italiano al fine di giungere ad una svolta di tipo autoritario, ponendo così fine alle lotte dei lavoratori che, tramite il loro movimento, stavano ottenendo vittorie sia dal punto di vista salariale che dei diritti fondamentali.
 
👉Ancora oggi i parenti delle vittime aspettano risposte vere sui mandanti reali di questa strage.
 
🔴La classe imprenditoriale e le élite politiche che ci governano, oggi come allora sono disposte a tutto pur di mantenere i loro privilegi e questo è reso evidente dalle repressioni compiute ai danni di studenti e sindacalisti in questi ultimi mesi.
Resta, ora, a noi cittadini il compito di vigilare e lottare costantemente affinché mai più si ripeta quanto accaduto a Bologna.