5 operai morti a Casteldaccia - Ancora morti sul lavoro, adesso basta!

    È di poche ora fa la notizia dell'ennesima tragedia sul lavoro che, dopo la strage di operai della diga sul lago di Suviana del mese scorso e quella di Brandizzo di settembre 2023 , colpisce - oggi - Casteldaccia (PA) dove cinque lavoratori sono morti dopo essere rimasti intrappolati nei cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap). Gli operai lavoravano per una ditta appaltatrice esterna. Comincerà ora il solito balletto delle autorità, dei media e dei rappresentanti delle aziende che definiranno l'accaduto una fatalità, anzi, un incidente! Riteniamo sia profondamente sbagliato dire che si è trattato dell'ennesimo incidente poiché con questo termine si è soliti indicare un qualcosa che succede quando i soggetti coinvolti non hanno valutato tutte le possibili situazioni che si sarebbero potute verificare o, peggio, che pur sapendo a cosa potevano andare incontro hanno comunque agito in modo imprudente. È un'espr

44 anni fa l'assasinio di Peppino Impastato da parte di "cosa nostra"

 


Un boato notturno, un fragore improvviso, un lampo, un tuono… eppure quella era una notte serena, niente avrebbe fatto presagire la tempesta.
Dilaniato, squartato, sconquassato giaceva il suo corpo, irriconoscibile, sui binari divelti dal tritolo. Moriva così, ucciso da “cosa nostra”, un compagno, un uomo che lottava contro le ingiustizie, contro i soprusi, sempre al fianco dei più deboli. Così moriva Peppino Impastato, assassinato per aver combattuto il cancro di quella terra (della nostra terra).

“Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!”

Queste, purtroppo, le sue più profetiche parole, al tempo stesso, però, lucide e piene di convinzione e di consapevolezza per cui lottare contro un sistema che opprime, lottare con chi ci priva del futuro, lottare affinché possa esistere una società più giusta ed equa, debba essere il fulcro della vita di ogni essere umano.

Quale è il compito di tutti noi oggi? Non dimenticare mai il sacrificio di Peppino e di tutti coloro assassinati dalle organizzazioni mafiose, tramandare alle nuove generazioni le sue idee di libertà uguaglianza e lotta, impegnarci a costruire tutti insieme una società in cui vi siano le basi per respingere con forza e non far attecchire in alcun modo le organizzazione mafiose e il loro modo di “amministrare” la nostra terra.

Peppino è vivo e lotta insieme a noi! 🚩
Le nostre idee non moriranno mai! ✊