Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Iniziano i piagnistei dei padroni contro il Reddito di Cittadinanza - Chiariamo alcuni punti.

 
🔺 Visto che è cominciata ufficialmente la stagione dei piagnistei padronali contro il REDDITO DI CITTADINANZA, con denunce e articoli tutti uguali su tutti gli organi di stampa, rinfreschiamo la memoria su cosa sia ciò contro cui piagnucolano: in termini di generosità, il beneficio medio FAMILIARE si attesta oggi, su base mensile, a poco meno di 580 euro al mese, da spendere tra l’altro integralmente nel corso del mese di percezione - pena la decurtazione del “disavanzo” dall’importo corrisposto nel mese successivo - senza la possibilità di un, per quanto minimo, risparmio. Più nota, eppure meno enfatizzata, è la condizione di non occupabilità di circa due terzi dei percettori dell’RdC, che significa che due terzi di chi prende il reddito non risultano presenti negli archivi Inps degli estratti conto contributivi negli anni 2018 e 2019, e sono quindi stati distanti dal mercato del lavoro a prescindere dal RdC.

Il restante terzo, che invece risulta presente, rivela in media un reddito pari al 12% delle retribuzioni annue medie dei lavoratori del settore privato in Italia, e solo il 20% ha lavorato per più di 3 mesi nel corso del periodo precedente all’introduzione del sussidio, dipingendo quindi un quadro di considerevole esclusione sociale per gli individui coinvolti dalle misure. I divoratori di carne umana hanno ben poco di cui lamentarsi di persone che già prima non riuscivano a trovare lavoro o venivano schiavizzate oltre ogni immaginazione.

👉Oltretutto, non solo con la riforma del 2021 il RdC ha reso più stringenti i requisiti per mantenere il sussidio (la decadenza dal beneficio si verifica con il rifiuto di due offerte di lavoro congrue e non più tre, e le offerte si considerano congrue entro ottanta chilometri di distanza dalla residenza anche per un part-time). Le note criticità relative ai criteri di accesso all’RdC e alle disparità di trattamento nella determinazione del beneficio - l’esclusione dall’ambito di applicazione della misura degli stranieri extra-UE di non lungo soggiorno in condizione di disagio economico, la penalizzazione delle famiglie con minorenni e delle famiglie numerose e il peso del patrimonio mobiliare ai fini del calcolo dell’importo dell’RdC - non sono state oggetto di revisione nella manovra.

🤓Il Reddito di Cittadinanza non è l’ideale, è vero. Oggi è solo un’elemosina per scongiurare rivolte sociali concessa da uno Stato gestito da capitalisti che, soltanto nell’anno dei lockdown, hanno ricevuto 115 miliardi di euro di sussidi e che, in fondo, beneficiano anche dai soldi spesi di chi riceve il reddito. Dobbiamo lottare per ottenere la PIENA OCCUPAZIONE dei lavoratori grazie ad un sistema di investimenti pubblici controllati politicamente dagli strati popolari, che tolga dalle grinfie dei parassiti succhiatori di profitto privati la disponibilità di forza lavoro, e renda questa ben pagata e al servizio del bene comune.

Grazie a Domenico Cortese per l'ottimo testo.