Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

25 Aprile 2022 - Il Giorno della Liberazione


🚩 25 APRILE 2022 FESTA DELLA LIBERAZIONE
Oggi è il 25 aprile. Oggi è il giorno della liberazione. Oggi è il giorno in cui festeggiamo i combattenti comunisti, socialisti, liberali, cattolici che hanno riportato la pace nel nostro paese e garantito la libertà a tutti gli italiani.

👉La guerra partigiana di liberazione fu una lotta con cui le masse popolari italiane insorsero contro il proprio governo fascista e il suo alleato occupante nazista, non per difendere il regime, ma per costruire un Paese diverso dalla dittatura voluta e finanziata dalla grande borghesia industriale italiana.

🔺 È proprio qui che si compie il tradimento del Partito Democratico nei confronti della memoria di questi uomini ma ancor più degli ideali per cui costoro combatterono.

Fin dall'inizio di questa maledetta guerra tra Russia e Ucraina (che mai ci stancheremo di condannare in quanto manifestazione inaccettabile dello scontro tra i due contrapposti blocchi economici dell'oriente e dell'occidente) il PD si è caratterizzato da posizioni smaccatamente belliciste, appoggiando con forza l'invio di armi in territorio ucraino, chiedendo a gran voce l'aumento delle spese militari e gli investimenti strategici nella NATO e avallando l'invio di truppe ai confini ucraini in ottica di rafforzamento delle basi dell'alleanza atlantica.
Il segretario Enrico Letta, in barba alla (ormai presunta) collocazione a sinistra del PD, ha costituito l'asse portante della struttura Neoliberista e Atlantista che, raccogliendo intorno a sé partiti con cui un tempo non avrebbe avuto nulla a che spartire, sta propinando ai cittadini italiani quella che potremmo definire senza mezzi termini "propaganda interventista" a spregio dei chiari dettami costituzionali, dileggiando ed emarginando chiunque possa avanzare ragionamenti diversi da quelli del mainstream guerrafondaio.
 
È indubbio che le conseguenze delle sanzioni e di tutti i provvedimenti presi sino ad ora dal governo Draghi saranno scaricati sulle spalle della popolazione che, già provata dopo due anni di pandemia, oggi si ritrova ad affrontare un incremento vertiginoso dei costi energetici e del costo della vita, della disoccupazione e della precarietà. 
 
È in questo quadro generale di aumento delle diseguaglianze sociali e in prossimità del 25 aprile che si intensificano gli attacchi dei media nazionali (spalleggiati dai pasdaràn piddini) nei confronti di chiunque la pensi diversamente, arrivando persino a colpire in modo infame l'ANPI e la sua presidenza (a cui va la nostra solidarietà) definendola filo-putiniana, rea di essersi espressa contro l'invio di armi in Ucraina e di aver preso le distanze da entrambi i poli imperialisti che si contendono a suon di cannonate e vittime civili l’egemonia su risorse e rotte commerciali nell'est del continente.


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L'impegno di tutti dovrebbe essere non quello di fomentare l'odio tra i popoli come insistono a fare le propagande nostrana, europea a americana, ma quello di perseguire con tutti i mezzi la pace e la cessazione delle ostilità. I popoli di tutto il mondo non devono, non possono e non vogliono soffrire più la fame, piangere i propri morti, assistere inermi alla distruzione delle loro case per gli interessi economici di pochi che a sprezzo del bene comune rischiano di far precipitare l'umanità nel baratro di una guerra nucleare in un'escalation che nessuno sta, ad oggi, tentando di fermare veramente.