Cosa pensiamo dell'assurda condanna di Mimmo Lucano


Ci siamo appena messi alle spalle la campagna elettorale per l'elezione regionali calabresi marcata nei suoi ultimi giorni dalla clamorosa condanna dei giudici del tribunale di Locri nei confronti di #MimmoLucano.
 
L'assurdità di questa sentenza ha avuto come unico risultato quello di aver aggiunto ulteriore confusione all'interno della campagna elettorale già contraddistinta di per sé dal peggiore clientelismo elettoralista; poteva #Salvini, in questo clima avvelenato, esimersi dallo spararla più grossa? Ovviamente no! In uno dei suoi numerosi quotidiani deliri ha infatti attaccato personalmente l'ex sindaco di #Riace responsabile, a suo dire, di aver messo in piedi un sistema che aveva favorito l'#immigrazione clandestina.
 
Crediamo fortemente nella sincerità e nella onestà di Mimmo Lucano pur nella consapevolezza che il suo metodo di lavoro lo ha esposto sicuramente a critiche.
È importante comprendere come determinate politiche sociali siano caratterizzate, nella pratica, da una retorica, spesso ingenua, di strenuo dirittoumanismo che purtroppo trasforma forze politiche e sociali da forze di classe in filiali delle #ONG. Sia chiaro che non condanniamo di certo il duro lavoro che portano avanti queste organizzazioni in tutto il mondo (specie nei territori di guerra) ma riteniamo queste pratiche non risolutive; spesso servono a noi occidentali a ripulirci le coscienze: dopo tutto sfruttiamo economicamente quei popoli e quei territori rendendoli - e questo è il fino ultimo di questo azione - maggiormente dipendenti dal nostro sistema economico.
 
Al netto di tutto ciò ci teniamo ad essere chiari, critichiamo aspramente la sentenza di condanna che riteniamo assolutamente sproporzionata; Mimmo Lucano, seppur abbia messo in atto alcune pratiche amministrative caratterizzate a volte da una disinvolta leggerezza, anche per superare una legislazione farraginosa che rende effettivamente difficile la gestione dei #migranti, non ha rubato e non si è arricchito sulle spalle di altri esseri umani. 
 
La questione, dunque, per quel che ci riguarda è politica: con questa sentenza i magistrati tentano di mettere all'indice ogni possibile pratica di accoglienza di chi, sinceramente, si impegna a portare un po' di umanità nel mondo. 
 
A tutti coloro che hanno fatto propria la sua lotta Lucano indirizza una lettera dalla cui lettura emerge chiaramente la statura di un uomo che sa ben comprendere da quale lato della barricata porsi.
 
---
"ABBIATE IL CORAGGIO DI RESTARE SOLI
È inutile dirvi che avrei voluto essere presente in mezzo a voi non solo per i saluti formali ma per qualcosa di più, per parlare senza necessità e obblighi di dover scrivere, per avvertire quella sensazione di spontaneità, per sentire l’emozione che le parole producono dall’anima, infine per ringraziarvi uno a uno, a tutti, per un abbraccio collettivo forte, con tutto l’affetto di cui gli esseri umani sono capaci.
A voi tutti che siete un popolo in viaggio verso un sogno di umanità, verso un immaginario luogo di giustizia, mettendo da parte ognuno i propri impegni quotidiani e sfidare anche l’inclemenza del tempo. Vi dico grazie.
Il cielo attraversato da tante nuvole scure, gli stessi colori, la stessa onda nera che attraversa i cieli d’Europa, che non fanno più intravedere gli orizzonti indescrivibili di vette e di abissi, di terre, di dolori e di croci, di crudeltà di nuove barbarie fasciste.
Qui, in quell’orizzonte, i popoli ci sono. E con le loro sofferenze, lotte e conquiste. Tra le piccole grandi cose del quotidiano, i fatti si intersecano con gli avvenimenti politici, i cruciali problemi di sempre alle rinnovate minacce di espulsione, agli attentati, alla morte e alla repressione.
Oggi, in questo luogo di frontiera, in questo piccolo paese del Sud italiano, terra di sofferenza, speranza e resistenza, vivremo un giorno che sarà destinato a passare alla storia.
La storia siamo noi. Con le nostre scelte, le nostre convinzioni, i nostri errori, i nostri ideali, le nostre speranze di giustizia che nessuno potrà mai sopprimere.
Verrà un giorno in cui ci sarà più rispetto dei diritti umani, più pace che guerre, più uguaglianza, più libertà che barbarie. Dove non ci saranno più persone che viaggiano in business class ed altre ammassate come merci umane provenienti da porti coloniali con le mani aggrappate alle onde nei mari dell’odio.
Sulla mia situazione personale e sulle mie vicende giudiziarie non ho tanto da aggiungere rispetto a ciò che è stato ampiamente raccontato. Non ho rancori né rivendicazioni contro nessuno.
Vorrei però a dire a tutto il mondo che non ho niente di cui vergognarmi, niente da nascondere. Rifarei sempre le stesse cose, che hanno dato un senso alla mia vita. Non dimenticherò questo travolgente fiume di solidarietà.
Vi porterò per tanto tempo nel cuore. Non dobbiamo tirarci indietro, se siamo uniti e restiamo umani, potremo accarezzare il sogno dell’utopia sociale.
Vi auguro di avere il coraggio di restare soli e l’ardimento di restare insieme, sotto gli stessi ideali.
Di poter essere disubbidienti ogni qual volta si ricevono ordini che umiliano la nostra coscienza.
Di meritare che ci chiamino ribelli, come quelli che si rifiutano di dimenticare nei tempi delle amnesie obbligatorie.
Di essere così ostinati da continuare a credere, anche contro ogni evidenza, che vale la pena di essere uomini e donne.
Di continuare a camminare nonostante le cadute, i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua, anche dopo di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo un arrivederci.
Ci dobbiamo augurare di mantenere viva la certezza che è possibile essere contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontà di giustizia e di bellezza, ovunque siamo e ovunque viviamo, perché le cartine dell’anima e del tempo non hanno frontiere.
Mimmo Lucano."