5 operai morti a Casteldaccia - Ancora morti sul lavoro, adesso basta!

    È di poche ora fa la notizia dell'ennesima tragedia sul lavoro che, dopo la strage di operai della diga sul lago di Suviana del mese scorso e quella di Brandizzo di settembre 2023 , colpisce - oggi - Casteldaccia (PA) dove cinque lavoratori sono morti dopo essere rimasti intrappolati nei cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap). Gli operai lavoravano per una ditta appaltatrice esterna. Comincerà ora il solito balletto delle autorità, dei media e dei rappresentanti delle aziende che definiranno l'accaduto una fatalità, anzi, un incidente! Riteniamo sia profondamente sbagliato dire che si è trattato dell'ennesimo incidente poiché con questo termine si è soliti indicare un qualcosa che succede quando i soggetti coinvolti non hanno valutato tutte le possibili situazioni che si sarebbero potute verificare o, peggio, che pur sapendo a cosa potevano andare incontro hanno comunque agito in modo imprudente. È un'espr

Ci ha lasciati, oggi, Gino Strada

Ci ha lasciati, oggi, Gino Strada, un uomo che aveva fatto della cura degli ultimi la sua filosofia di vita. Era tra i pochi che con il suo impegno cercava di tenere insieme i fili della nostra dilaniata società, che combatteva, spesso in direzione ostinata e contraria, le disuguaglianze e la privatizzazione della sanità.

I suoi ospedali, aperti nelle zone di conflitto, hanno curato più di 10 milioni di civili feriti. Non ha mai fatto venire meno la sua posizione riguardo la gueera, affermando: "Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra."

In un momento di così grave crisi, non solo sociale ma anche sanitaria lo ricordiamo utilizzando le sue stesse parole che con ancor più forza devono rimbombare nelle orecchie di noi calabresi: 

"11 milioni di persone non si curano più come dovrebbero perchè non riescono a farcela economicamente e il sistema sanitario è lì che si preoccupa del bilancio... è successo che si sono spalancate le porte al profitto e a me fa veramente schifo trarre profitto dal fatto che qualcuno soffra perchè credo che la medicina debba essere pubblica, si alta qualità e gratuita per tutti. se facessi il ministro della sanità farei una cosa molto semplice: primo, non firmerei più nessuna convenzione pubblico/privato, secondo le convenzioni a scadenza non le rinnoverei, terzo le convenzioni in essere andrebbero viste una per una e quelle che non portano vantaggi alla popolazione andrebbero chiuse anche se hanno ancora 5 anni davanti. La medicina privata è come l'istruzione privata: è una brutta cosa."