5 operai morti a Casteldaccia - Ancora morti sul lavoro, adesso basta!

    È di poche ora fa la notizia dell'ennesima tragedia sul lavoro che, dopo la strage di operai della diga sul lago di Suviana del mese scorso e quella di Brandizzo di settembre 2023 , colpisce - oggi - Casteldaccia (PA) dove cinque lavoratori sono morti dopo essere rimasti intrappolati nei cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap). Gli operai lavoravano per una ditta appaltatrice esterna. Comincerà ora il solito balletto delle autorità, dei media e dei rappresentanti delle aziende che definiranno l'accaduto una fatalità, anzi, un incidente! Riteniamo sia profondamente sbagliato dire che si è trattato dell'ennesimo incidente poiché con questo termine si è soliti indicare un qualcosa che succede quando i soggetti coinvolti non hanno valutato tutte le possibili situazioni che si sarebbero potute verificare o, peggio, che pur sapendo a cosa potevano andare incontro hanno comunque agito in modo imprudente. È un'espr

Lungro, il dissesto idrogeologico avanza inarrestabile!

👉 Quando tra 100 anni i nostri nipoti racconteranno ai loro figli la Lungro del nostro tempo non potranno evitare di menzionare il totale abbandono e l'assoluta noncuranza in cui versa oggi il patrimonio storico culturale della nostra comunità.
 
Ed è nei luoghi dapprima antropizzati e poi abbandonati che la natura riprende il sopravvento noncurante delle tracce lasciate su di essa dall'uomo; il caso è proprio quello che stiamo vivendo in questi anni e che è tornato alla ribalta alcuni giorni fa: i danni causati dal dissesto idrogeologico ai palazzi siti in Via Vittorio Emanuele III all'altezza del civico 26 stanno avendo la meglio sulla stabilità di quelle strutture.
Alleghiamo a questo post una serie di fotografie risalenti a vari anni da cui si nota chiaramente il drammatico cambiamento nelle lesioni dell'edificio!
 
👉Il punto è chiaro, la competenza, non solo visto il pericolo per l'incolumità dei cittadini e di chi, per andare a lavorare nelle campagne, è costretto a passare li sotto anche con mezzi pesanti, è del comune e dell’ufficio tecnico. Potrebbe esserci pericolo di crollo e sarebbe opportuno mettere in sicurezza l’area facendo opere di presidio a ritegno e sostegno per tutto l'edificio a rischio di crollo.

Sappiamo benissimo come, allo stato attuale delle cose, gli interventi non siano dei più immediati e dei più facili. Nulla è escluso, anche l'estrema opzione dell'abbattimento degli stabili; ma riteniamo comunque che sia meglio non considerarla, dal momento che un tale intervento rappresenterebbe una violenta sconfitta per la nostra comunità, una concretizzazione dell'incapacità di non essere stati in grado di salvaguardare il proprio patrimonio architettonico, anche a discapito delle capacità e del prestigio che, come italiani, vantiamo nelle pratica di restauro e conservazione dei beni culturali.
 
👉Chiediamo dunque con forza che siano presi immediatamente i provvedimenti del caso e che venga quindi messo al primo posto il bene comune e la salvaguardia del centro storico di Lungro risparmiando ai cittadini le lungaggini di soluzioni raffazzonate e momentanee.