Lungro, crisi idrica. L'acqua è un bene comune, occupiamocene.

  Nonostante le problematiche riguardanti l'approvvigionamento idrico siano diventate nel tempo parte integrante della quotidianità dei cittadini lungresi, oggi la situazione ha preso l'aspetto di una vera e propria emergenza : l'erogazione dell'acqua viaggia a singhiozzi venendo sospesa sempre più spesso a orari variabili (alle 13, alle 14, alle 10 del mattino, nel tardo pomeriggio, in quest'ultimo periodo abbiamo potuto sperimentare gli orari più disparati). Proprio in virtù di queste difficoltà, un'ordinanza sindacale del 18 settembre invitava (giustamente) la cittadinanza a porre in atto tutte le azioni necessarie a garantire il risparmio idrico per rimediare alla carenza d’acqua delle sorgenti che alimentano l'acquedotto lungrese. Da quest'estate ad oggi, nonostante le piogge delle ultime settimane, sembra che la situazione non sia cambiata. Visto che questo disservizio continua a incidere in modo significativo sulla vita quotidiana di noi cittadini...

Dynamite girl

Gabriella Antolini, subito dopo l'arresto, si rifiuta di parlare, persino di dire le proprie generalità. L'hanno arrestata alla stazione di Chicago: il facchino del treno era riuscito a sbirciare nella sua borsa, trovandola piena di dinamite. Era il 18 gennaio del 1918 e negli Stati Uniti la situazione era di alta tensione a causa della propaganda incessante degli anarchici, che in alcuni casi, in risposta agli abusi di potere perpetrati contro gli operai che esercitavano il loro diritto allo sciopero, organizzavano attentati contro le istituzioni.
La storia di Gabriella e del movimento anarchico statunitense, in particolare quello italiano, viene raccontata in Dynamite girl, soprannome dato alla ragazza dalla stampa statunitense, da Filippo Manganaro per la Nova Delphi. L'autore, dopo che per buona parte della sua ricostruzione storica riesce a mantenere un encomiabile distacco, negli ultimi capitoli, quando si avvicina sempre di più alla oscura vicenda di Sacco e Vanzetti, non nasconde le sue simpatie libertarie, creando così un legame con il lettore: è fuor di dubbio che il volumetto è indirizzato in particolare a chi ha delle simpatie anarchiche, ma la sua lettura è consigliabile a chiunque, anche semplicemente per arricchire la conoscenza storica sia degli Stati Uniti, sia di un piccolo pezzo dell'Italia.
Gli spunti che il testo propone sono interessanti: le origini del primo maggio; i motivi profondamente economici per cui gli italiani erano ben accetti negli Stati Uniti (essenzialmente manovalanza a basso costo che poteva sostituire gli schiavi); le incredibili differenze tra repubblicani, contrari alla schiavitù, e democratici, schiavisti, negli stati del sud; le appassionanti vicende e battaglie degli anarchici italiani e di alcune delle figure più importanti dell’anarchismo russo, su tutte Emma Goldman.
Una storia appassionante raccontata con uno stile incessante, quasi da romanzo, che ha anche il merito di recuperare il ruolo delle anarchiche nella lotta contro i soprusi perpetrati in nome dello stato.