Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Dynamite girl

Gabriella Antolini, subito dopo l'arresto, si rifiuta di parlare, persino di dire le proprie generalità. L'hanno arrestata alla stazione di Chicago: il facchino del treno era riuscito a sbirciare nella sua borsa, trovandola piena di dinamite. Era il 18 gennaio del 1918 e negli Stati Uniti la situazione era di alta tensione a causa della propaganda incessante degli anarchici, che in alcuni casi, in risposta agli abusi di potere perpetrati contro gli operai che esercitavano il loro diritto allo sciopero, organizzavano attentati contro le istituzioni.
La storia di Gabriella e del movimento anarchico statunitense, in particolare quello italiano, viene raccontata in Dynamite girl, soprannome dato alla ragazza dalla stampa statunitense, da Filippo Manganaro per la Nova Delphi. L'autore, dopo che per buona parte della sua ricostruzione storica riesce a mantenere un encomiabile distacco, negli ultimi capitoli, quando si avvicina sempre di più alla oscura vicenda di Sacco e Vanzetti, non nasconde le sue simpatie libertarie, creando così un legame con il lettore: è fuor di dubbio che il volumetto è indirizzato in particolare a chi ha delle simpatie anarchiche, ma la sua lettura è consigliabile a chiunque, anche semplicemente per arricchire la conoscenza storica sia degli Stati Uniti, sia di un piccolo pezzo dell'Italia.
Gli spunti che il testo propone sono interessanti: le origini del primo maggio; i motivi profondamente economici per cui gli italiani erano ben accetti negli Stati Uniti (essenzialmente manovalanza a basso costo che poteva sostituire gli schiavi); le incredibili differenze tra repubblicani, contrari alla schiavitù, e democratici, schiavisti, negli stati del sud; le appassionanti vicende e battaglie degli anarchici italiani e di alcune delle figure più importanti dell’anarchismo russo, su tutte Emma Goldman.
Una storia appassionante raccontata con uno stile incessante, quasi da romanzo, che ha anche il merito di recuperare il ruolo delle anarchiche nella lotta contro i soprusi perpetrati in nome dello stato.