Il Nostro intervento al Consiglio Comunale di Lungro del 20/09/2019

Per chi non avesse avuto modo di seguire il consiglio comunale di oggi, 20 settembre 2019, riportiamo qui di seguito il nostro intervento a proposito della questione "Contatori dell'Acqua":

Solo poche frasi per esplicitare, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, la posizione che il nostro gruppo ha assunto sia riguardo la concessione a una società privata esterna del servizio di supporto alla gestione della rete idrica e dei calcoli delle relative tariffe, motivo principale per cui la maggior parte di noi, ha scelto di presenziare a questo consiglio comunale, sia quella di chiarire cosa, noi del Collettivo Stipaturi, intendiamo per discussione politica, attivismo sul territorio e partecipazione diretta alle “scelte di attività o funzioni che concorrano al progresso materiale o spirituale della società”, come recita l'art. 4 della costituzione.
La precarizzazione estrema del mondo del lavoro che la nostra generazione ha subito e continua a subire in questi ultimi anni, è stata l'arma utilizzata per uccidere di fatto la partecipazione democratica attiva, soprattutto giovanile. Riteniamo questo il più grande delitto dei nostri tempi. I giovani oggi giorno, infatti, in questo mercato del lavoro impazzito, rappresentano la categoria maggiormente ricattata e in difficoltà, specie nella nostra regione disgraziata; sempre più spesso numerosissimi nostri compaesani sono costretti ad emigrare perché mancano le condizioni necessarie per vedere riconosciuto effettivamente il loro diritto al lavoro, il vero unico fondamento della nostra repubblica.
Non si tratta, come potreste essere indotti a pensare, di una discussione non in tema con l'ordine del giorno ma per noi rappresenta una questione di vitale importanza di metodo, che influenza il confronto democratico e le modalità in cui esso viene attuato; confronto democratico che, negli ultimi tempi, ha trovato sempre meno luoghi preposti per essere esercitato correttamente; oramai solo la pratica del voto rappresenta l'unico riferimento per l'esercizio della sovranità popolare, l'unico momento in cui i cittadini vengono interpellati dalle nostre istituzioni.
È in questo deserto di rappresentanza democratica che le istituzioni periferiche si trovano ad amministrare i territori, totalmente dimenticati dallo stato centrale, è un fatto acclarato, chiunque dica il contrario è in malafede; ultimi presidi di un'istituzione pubblica allo sfascio; abbandonati (in molti casi e a buon ragione diciamo noi) anche dagli stessi cittadini di cui dovrebbero tutelare i diritti sociali fondamentali (diritto all'istruzione, alla salute, al lavoro dignitoso). Sarebbe auspicabile e nel contempo doveroso in questo contesto il tentativo da parte di queste amministrazioni, seppur complicato ce ne rendiamo conto, di interloquire con le popolazioni locali, per poter individuare le priorità, i punti fondamentali di un piano di intervento che miri al miglioramento delle condizioni in cui versano quei territori.
... e invece???

Assistiamo a un pura ostentazione di titoli derivanti dalla carica pubblica ricoperta, a soddisfacimento del proprio, smisurato in alcuni individui, ego; a un esercizio del potere per il potere, sempre in balìa tra l'ignavia e l'autoritarismo, eseguito, come diceva Gaber, con un perenne sorriso di plastica, da esperto e competente che poi miseramente crolla al primo congiuntivo.
Il paese ha effettivamente un serio problema connesso al sistema idrico, ne siamo tutti consci. In numerosissime abitazioni l'acqua incomincia a mancare nel pomeriggio. E non solo. I danni provocati dalle infiltrazioni della rete ridotta ormai a brandelli sono ben visibili in numerosi palazzi del centro storico.
Ci rivolgiamo a Lei, Signor Sindaco, se fosse partito da queste considerazioni avrebbe sicuramente ottenuto l'appoggio assoluto della popolazione lungrese. A nulla sono servite le serie di giustificazioni da lei addotte per farci digerire la scelta, lo abbiamo ben chiarito nei nostri due comunicati di agosto: a fronte di un aumento dell'esborso non c'è un miglioramento del servizio, quindi, alla fine dei fatti, è valsa la pena assumere questa posizione e continuare a difenderla? E inoltre, perché non si è cercato di spiegare prima la posizione che si stava prendendo, se realmente la si riteneva positiva per la nostra comunità?
Come vede, signor sindaco, non c'è voluto poi molto per smuoverci dall'indolenza in cui eravamo precipitati. Non solo noi, ma tutto il paese ha ritrovato un moto di orgoglio, una voglia di tornare a discutere dei problemi che investono la collettività, anche opponendosi al suo progetto. Questo dovrebbe rallegrarla in fin dei conti. Si sa, l'esercizio della critica è appannaggio assoluto dei sinceri democratici. A mo' di paradosso dovremmo ringraziarla per essere incorso in questo vistoso errore di valutazione, ci ha fornito l'opportunità di confrontarci pubblicamente su un tema molto caro alla popolazione lungrese, è capitato molto di rado negli ultimi tempi. Consideriamolo un gesto pedagogico, come quei professori che sbagliano di proposito alla lavagna per essere corretti. Quindi a totale riparazione del torto, ritiri la delibera, ne avrà tutto da guadagnare.


Lungro, 20 settembre 2019


Collettivo Stipaturi
Anna Frega
Carmen Vaccaro
Francesco Gentile
Roberto Ferraro
Tommaso Gentile