Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...
Gestione acqua: vogliamo risposte
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Continua a tenere banco, ormai da un mese,
la questione relativa alla sostituzione dei contatori dell'acqua nel
nostro comune e l'annessa complessa questione dell'ingresso della
Società privata Ser.C srl nel supporto alla gestione dei consumi e della fatturazione
(rimandiamo al nostro primo comunicato per una sintesi della
situazione); noi del Collettivo Stipaturi, dopo aver acquisito nuovi elementi e in seguito all'affissione
dell'avviso circa un ipotetico incontro pubblico indetto dal sindaco
per chiarire la situazione alla cittadinanza, abbiamo deciso di porre
nuovamente all'attenzione della stessa una serie di dubbi che ci
attanagliano rafforzati dalle contraddizioni politiche di una scelta
tanto scriteriata.
Partiamo, anzitutto, con quella che potremmo
definire una “questione morale”: siamo venuti a conoscenza che i
consiglieri di maggioranza (così come quelli di opposizione) non
fossero in alcun modo informati sulla scelta effettuata, nella
delibera di giunta n.45 del 16/04/19 e pubblicata poi il 07/05/19,
dal Sindaco Santoianni e dal Vicesindaco Tufo;
Perché nascondere ai propri consiglieri tale decisione?
Perché non discutere con la propria maggioranza una scelta cosi importante
e così gravosa per le casse del comune e per le tasche dei
cittadini?
Come mai i neoeletti consiglieri di maggioranza, teoricamente meno avvezzi e
contigui ai modi fumosi della politica locale a cui questa
amministrazione ci ha abituato da anni, non hanno avuto il coraggio
di porre pubblicamente sul tavolo la mancanza di fiducia del sindaco
nei loro confronti e le evidenti (crediamo anche per loro)
incongruenze di questo piano?
Passiamo adesso a quelle che riteniamo essere le principali
criticità del progetto:
Dalla visura camerale emerge che la Ser.C
reca come attività prevalente (e unica): “centro elaborazione
dati”. Questo le impedisce di fatto l'installazione dei contatori
ergo questa attività dovrà essere, a nostro avviso,
necessariamente subappaltata ad una ditta terza;
La Ser.C
ha richiesto i codici di accesso ad un Conto Corrente Bancario del
Comune di Lungro;
Contrariamente a quanto affermato dal
Sindaco nell'Avviso del 07/08/2019 l'ente riscossore resterà il comune di Lungro con però l'aggravio di 5,50 € sulla
bolletta bimestrale (quindi 33 € l'anno) per i cittadini a fronte
di spese di imbustamento, fatturazione e spedizione sostenute da Ser.C;
Come già noto ci sarà una spesa
ulteriore per i cittadini di 115,90 € a contatore per l'installazione dei nuovi modelli;
La Ser.C
grazie all'utilizzo del software gestionale venduto al comune di
Lungro avrà la possibilità di accedere a dati sensibili dei
contribuenti, ledendo di fatto la privacy dei cittadini.
Questi cinque punti hanno innescato in noi tutti un crescendo di
dubbi che hanno generato ulteriori domande che qui poniamo:
Perché prima di effettuare una scelta così importante non si è discusso
in consiglio comunale?
Perché un comune piccolo come Lungro (1010 utenze) sceglie di affidarsi ad
un così invadente supporto di una ditta privata?
Perché viene utilizzata come spiegazione l'alta evasione dei tributi
dell'acqua o frasi come “tutti devono pagare, non possiamo pagare
per gli altri” quando invece l'evasione nel nostro comune si
attesta ad un fisiologico 6% (in altri comuni limitrofi essa arriva anche al 25%)
del tutto gestibile dall'ufficio tributi del comune coadiuvato dalle
preponderanti forze di polizia municipale?
Perché,
se richiesto dalle nuove normative, non si è scelto di acquistare i
nuovi contatori elettronici tramite gara pubblica e di farli
installare dalla squadra tecnica del comune? (Con evidenti risparmi
per le casse del comune e della cittadinanza)
Perché si è scelto proprio la Ser.C?
Quali sono stati i requisiti soddisfatti, come indicato dalla delibera,
da tale azienda?
Perché (se mai dovesse essere stato davvero necessario l'intervento privato
in un settore che noi riteniamo debba essere totalmente pubblico)
non ci si è guardati intorno alla ricerca di un'altra società che
potesse offrire i medesimi servizi ad un minor costo?
Queste le nostre domande, tuttavia avento l'amministrazione disatteso le nostre speranze, circa la risposta ai quesiti posti
nello scorso comunicato, non nutriamo certo, oggi, speranza che
provenga da essa un qualche minimo barlume di coscienza a proposito
di una questione storicamente di estrema rilevanza per i cittadini di
Lungro.
Chiunque tu sia, ovunque tu sia, l'acqua è un tuo diritto umano. Dersu Urzala se la prende con chi trae profitto sull'acqua
Ricordiamo che il 12 e il 13 giugno 2011 26
milioni di cittadini italiani si riversarono massicciamente alle urne
per bloccare, tramite referendum abrogativi, la scellerata riforma
dei servizi pubblici dell'allora governo Berlusconi caduto miseramente in disgrazia di lì a breve, esprimendo in
quell'occasione il totale dissenso alla
possibilità di fare profitto su un bene pubblico di vitale
importanza come l'acqua.
Questo risultato è ancora più da evidenziare, in un periodo
storico come questo, connotato da un assoluto disimpegno
politico-sociale. In effetti negli anni non è stato raro assistere
al mancato raggiungimento del quorum in numerosissimi casi; lo stesso
istituto referendario rischiava così di essere pesantemente svilito
per la superficialità con cui era stato utilizzato, lontano dallo
spirito con cui esso era stato concepito.
Il successo di quel referendum fu ascritto principalmente
all'importanza capitale dell'argomento stesso della consultazione,
colto in pieno dalla popolazione italiana che vedeva in quella
riforma una limitazione di un proprio diritto fondamentale: “chiunque
tu sia, ovunque tu sia, l'acqua è un tuo diritto umano” recita il
motto della giornata mondiale dell'acqua promossa dall'ONU, e come si
fa a non essere d'accordo; ma anche il fenomenale tam-tam mediatico
che riuscì a raggiungere persino la periferia più estrema e
desolata dello stivale permise il raggiungimento di questo
straordinario risultato. Si costituì il cosiddetto "forum
italiano dei movimenti dell'acqua" che fece una magistrale
campagna informativa sui rischi a cui andavamo incontro dalla
privatizzazione del servizio di approvvigionamento idrico
contribuendo alla stesura di un manifesto politico e programmatico
sull'importanza dei beni comuni che ebbe ricadute anche su vari
tentativi di proposte di legge che andavano nella direzione di
rendere totalmente pubblico il servizio idrico.
Anche Lungro in quell'occasione non si sottrasse al suo esercizio
democratico, 1161 nostri concittadini su 1181 votanti si schierarono
convintamente a favore del SÌ.
Questo spirito referendario, da tempo
sopito, è stato risvegliato in queste ultime settimane dalla nota
vicenda e per questo noi riteniamo che la questione non sia solo
tecnico/burocratica (senza comunque sminuire questo aspetto), ma
soprattutto politica. Una piccola amministrazione come la nostra,
nella persona del sindaco, DEVE prendersi le proprie responsabilità e non scaricare eventuali
difficoltà o incapacità di amministrazione su ditte private per poi
lavarsene le mani (salvaguardando le proprie rendite di posizione) e
magari non ricevere più questo o quel reclamo da cittadini
giustamente già provati dalle alte gabelle imposte dal Comune.
Infine, in merito all'apposito ``incontro'' paventato dal sindaco
entro un lontanissimo 15 settembre (perché mai poi tutto questo
tempo?) noi auspichiamo che esso possa avvenire entro pochi giorni e
che possa essere un consiglio Comunale aperto e partecipato dai
cittadini al fine di garantire l'ufficialità di qualsiasi decisione
presa in tale riunione.
Lì 26/08/2019
Collettivo Stipaturi
P.S.: Il
Collettivo Stipaturi è una organizzazione politica indipendente che rivendica (ed ottiene) la propria autonomia
politica, ideologica e organizzativa da qualsiasi altra forza politica presente e/o attiva nel territorio
di Lungro.