La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...
Acqua, Albidona: il servizio esterno gonfia le bollette
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Ad Albidona (CS) la giunta comunale compie la stessa scellerata scelta dell'Amministrazione Comunale di Lungro ovvero chiedere alla società privata Ser.C un supporto (a carissimo prezzo) alla gestione dell'acqua e i risultati, come evidenziato dal servizio del TGR-Calabria, si vedono: Tariffe Triplicate!
NON VOGLIAMO, NON POSSIAMO, NON DOBBIAMO PERMETTERLO! ☭
I consiglieri di Opposizione presso il comune di Albidona, attraverso una riunione tenutasi giorno 23 c.m. hanno chiamato a raccolta i cittadini per porre fine alla ingiustificata ed illegittima tariffazione dell’acqua. «Non è ammissibile che in un paese come Albidona dove il sistema economico è pari a zero, il comune chiami una ditta di Cosenza per gestire l’acqua introducendo pesanti e ingiustificati aumenti a carico dei cittadini».
E’ quanto affermano i consiglieri Giuseppe Lizzano, Giuseppe Pota e Francesco Antonio Aurelio promotori di questa iniziativa. «Il nostro comune – hanno scritto i tre della Minoranza - ha tutti i requisiti per svolgere tale attività attraverso i propri dipendenti che nel corso degli anni hanno sempre garantito un efficiente servizio. Non è, quindi, necessario esternalizzare il servizio producendo costi esorbitanti per i cittadini». Secondo Lizzano, Pota e Aurelio, la Convenzione sottoscritta dal comune, attraverso la quale si affida alla società SERC la gestione, sarebbe la tipica convenzione destinata a mettere in ginocchio i cittadini albidonesi e in particolare le persone anziane, che sopravvivono con una misera pensione. Non solo le quote sul consumo aumenterebbero a dismisura, ma verrebbero caricati sulle tasche dei cittadini dei costi riferiti alla installazione dei nuovi contatori cosiddetti elettronici che, come riferito da qualche amministratore, dovrebbero servire ad individuare le perdite. «In realtà – denunciano i tre consiglieri di Opposizione – si tratta dell’ennesima bufala di questa amministrazione che, probabilmente, dovrà servire per raggiungere qualche altro scopo a spese dei contribuenti albidonesi». Lo scopo della suddetta riunione, secondo quanto si legge nella nota dell’Opposizione, in realtà doveva essere quello di dare vita a una discussione fattiva, con la partecipazione del sindaco, degli assessori, dei consiglieri di Maggioranza e del rappresentante legale della società, al fine di un confronto civile e per ottenere spiegazioni sulle motivazioni politiche di questa scelta. «Pur essendo stati regolarmente invitati – hanno rivelato i consiglieri di Minoranza - hanno preferito non partecipare evitando, quindi, di confrontarsi con gli elettori che hanno riposto su di loro la fiducia.
Va dato merito, invece, all’ex Assessore Caterina Munno per essere intervenuta dando il suo utile contributo». A conclusione dei lavori e dopo un intenso dibattito, i tre consiglieri di Opposizione, grazie anche all’intervento ed ai suggerimenti legali dell’avv. Alessio Lizzano, hanno proposto a tutti i cittadini presenti di inviare al Sindaco e alla società SERC una istanza di autotutela collettiva attraverso la quale chiedere l’annullamento delle bollette dell’acqua perché le stesse conterrebbero dati non veritieri ed in netto contrasto con la Convenzione. Gli stessi 3 Consiglieri di Minoranza hanno invitato tutti a non mollare «perché – hanno concluso Lizzano, Pota e Aurelio - nessun motivo giustifica questa scelta scellerata da parte dell’amministrazione e, se non si avranno le dovute risposte, si andrà avanti con azioni civili attraverso cui il popolo, nella sua sovranità, esprimerà il proprio dissenso».