La questione comunista in Italia e l'attualità del conflitto capitale-lavoro per l'avanzamento della nostra società

 
Sono fermamente convinto che il problema della nostra società sia il conflitto capitale-lavoro e che qualsiasi altra questione venga posta e identificata come "il problema" (dall'immigrazione ai più variegati diritti civili) non sia altro che un elemento di distrazione, creato ad hoc dal sistema capitalista, volto a distogliere l'attenzione dal conflitto in atto.
La lotta, sempre più attuale e globale, che ci si para ora innanzi è quella per i diritti sociali: i diritti sul lavoro, il diritto all'istruzione ed alla sanità pubblica per tutti, il diritto alla casa; più passano i minuti, le ore, i giorni più il neoliberismo con slancio dirompente si getta con ferocia sulle classi meno abbienti della nostra società, privandole sempre più di questi diritti, rendendole sempre più nemiche le une delle altre, alimentando quella che ormai è una guerra tra poveri che si combatte strada per strada, giorno per giorno che non solo favorisce il grande capitale ma permette l'avanzamento delle destre, storicamente suo braccio armato.

E' necessario in questo momento di strenua difficoltà mantenere aperta la questione comunista in italia, solo redistribuendo la ricchezza a chi davvero la produce (i lavoratori) sarà possibbile interrompere questo circolo vizioso in cui stiamo lentamente affondando.
 
"Imperialism is the enemy of nations. Fight against imperialism!" Soviet poster, 1971
 
Mantenere aperta la questione comunista significa, chiaramente, essere anticapitalisti, vuol dire mettere, con forza, sul tavolo una feroce critica sistemica al capitalismo globalizzato e porre il conflitto capitale-lavoro all'interno delle questioni più attuali per l'avanzamento della nostra società: dall'immigrazione all'ambientalismo, dall'antifascismo al femminismo, dalle delocalizzazioni alla precarizazione del lavoro...

Tutte le questioni sopra menzionate, quindi, se private al loro interno dell'anticapitalismo risultano essere inconsistenti poiché come specchietti per le allodole tendono a ingannare e far credere ai lavoratori di poter fare qualcosa, di stare agendo per il meglio ma che in realta non fanno altro che favorire il capitale.

Mi vorrei limitare a porre l'accento solo su un paio di queste essendo esse di maggiore attualità o più mainstream (se vogliamo), a partire dalla simpatica bambina Greta che si è ritrovata improvvisamente a stringere la mano ai potenti della terra che sorridenti e incensanti le hanno detto “si piccola, hai ragione” ma che poi voltandosi dall'altra parte si sono fregati le mani pensando a quale redditizio businness potesse innescare questa ventata di ecologismo di maniera privo di qualsiasi critica alla causa primaria dell'inquinamento e della distruzione dell'ambiente: il capitalismo.

Altra questione attualissima è l'immigrazione su cui si crogiolano le forze di destra cosidette sovraniste ma che evidentemente sovraniste non sono perchè non fanno altro che favorire le politiche finanziarie europee e liberiste, non certo i bisogni delle classi lavoratrici.
L'immigrazione, quindi, è quello spauracchio, generato dalla propaganda di destra, che fa venire da un lato la bava alla bocca al solo pensiero che delle persone, private di tutto, possano essere accolte in italia e dall'altro un terrore incontrollato dovuto alla falsa sensazione di insicurezza generata dall'arrivo di costoro (che ricordiamo essere solo l'8% di tutto ciò che si muove dall'africa); i “pericolosi” migranti, dunque, fuggono dall'imperialismo occidentale che depreda e dilania il continente africano e allora cosa fare per risolvere questo problema? Fermare le guerre? Fermare lo sfruttamento? Assolutamente no! La soluzione illusoria è quella di nasconderli, di metterci una toppa, di lasciarli morire in qualche campo di concentramento ed inviare di tanto in tanto qualche aiuto umanitario.
<<L'imperialismo è un sistema di sfruttamento che non si presenta solo nella forma brutale di coloro che vengono con dei cannoni a conquistare un territorio, imperialismo è più spesso ciò che si manifesta in forme più sottili, un prestito, un aiuto alimentare, un ricatto. Noi stiamo combattendo il sistema che consente ad un pugno di uomini sulla terra di comandare tutta l'umanità.>>
(Cit. Thomas Sankara)
Thomas Sankara
 
Per tutto questo (e altro che ometto poiché altrimenti renderebbe questo piccolo scritto una fiumana in piena) è necessario porre l'accento sulla crazione di un grande Partito Comunista di massa e unitario che racchiuda in se tutte le forze socialiste/comuniste e le istanze delle classi lavoratrici e meno abbienti e che possa portare alla rottura dell'attuale sistema economico capitalista.

Lottiamo, dunque, per l'avvento del Socialismo, per la pace, per l'uguaglianza tra i popoli e per l'internazionalismo! Perchè non c'è vittoria, non c'è conquista senza un grande Partito comunista!