Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Farmageddon

la #sanità secondo #Emergency di #GinoStrada non è una merce

immagine via @dottorgiustizia

Emergency è, secondo me, un esempio di come si possa fornire assistenza medica gratuita di buon livello senza necessità di attingere alle tasse. E' un esempio di modello sanitario che dovrebbe essere seguito non solo dai privati ma anche dalle strutture statali che cerca di rompere, per usare le parole di Gino Strada nell'introduzione, con la
(...) medicina invadente che finisce per produrre più danni che benefici, che parla di 'promozione della malattia', che fa marketing sulla pelle della gente.
Così, tra la medicina affaristica che ha trasformato il paziente in cliente e che non si interessa del povero perché non può pagarsi le cure, prova a infiltrarsi per certi versi l'organizzazione creata da Gino Strada, che, tra le altre attività di supporto medico, produce lo spettacolo Farmageddon, da cui un estratto è pubblicato sull'omonimo libretto edito da Scienza Express.
E il punto centrale dello spettacolo è quindi la sanità malata, che pensa più al lucro che alla salute, arrivando anche all'assurdità di suggerire le malattie alla gente in modo da far loro acquistare grandi quantità di medicine inutili. E' un circolo vizioso, il trasferimento della "cultura" del consumismo alla salute, che Emergency con la sua attività e con questo spettacolo di Patrizia Pasqui, un po' cabaret, un po' teatro-inchiesta, prova a spezzare, perché
(...) curare tutti o, meglio, chiunque ne abbia bisogno, con alti standard e gratuitamente è il contenuto del lavoro di Emergency.