#AltaVelocità #Sicilia #Calabria #ndrangheta #SalernoReggioCalabria
Sul treno. Di ritorno a Milano dalla Calabria. Sul tavolino il secondo numero dell'anno de
Le frecce, il mensile di Trenitalia, abbandonato da qualcuno che è sceso prima.
A pagina 33 una news interessante:
stanno per partire i cantieri per la linea alta velocità che collegherà Palermo, Catania e Messina. Nel
box di accompagnamento sono poi segnalati gli accordi per altre tre nuove linee AV: Brescia-Verona, Verona-Vicenza e Terzo Valico.
Nel testo della
news principale, intanto,
Michele Mario Elia, AD di Ferrovie dello Stato Italiane e Commissario di Governo, plaude agli investimenti, esultando per la
rinata attenzione nei confronti del Mezzogiorno attraverso infrastrutture che Fs Italiane ha sempre sostenuto. La nuova linea siciliana, insieme alla Salerno-Reggio Calabria e al collegamento Napoli-Bari, costituisce un chiaro segnale in questa direzione.
Il quasi concluso completamento di una autostrada non può essere considerato né sufficiente, né un
chiaro segnale di attenzione verso il sud d'Italia (su 4 cantieri di AV 1 è al sud gli altri 3 al nord...), considerando i decenni necessari per una infrastruttura che è stata voluta, anche per discutibili motivi, da politici di altra generazione, e rallentata, sempre per gli stessi discutibili motivi, da altri
personaggi più o meno nell'ombra.
Il tratto dell'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nasce come progetto e viene realizzata tra gli anni sessanta e settanta. Fu finita il 13 giugno 1974 in tempi accettabili ma con un aumento dei costi di ben del 20%(1) Le ditte vincitrici dell'appalto si organizzarono difatti con le 'ndrine ancora prima dell'inizio dei lavori come garanzia, per la fornitura di calcestruzzo e l'assunzione di personale(2).
Ammodernamento
Nel 1997 si sono avviati i lavori per l'ammodernamento dell'autostrada tuttora in corso, ciò proprio per via delle pesanti infiltrazioni della 'ndrangheta nei lavori: nel 2002 si scoprì l'infiltrazione di ben 12 cosche(3) e nel 2007 venne alla luce l'imposizione di un pizzo del 3% alle ditte impegnate nei lavori(4). Tra le ditte costrette a pagare c'erano l'Asfalti sintex, l’Astaldi e l’Ati Vidoni ma erano anche coinvolte Condotte, Coop costruttori e Baldassini-Tognozzi(5).
Nel 2002 con l'operazione Tamburo furono eseguite 40 ordinanze di custodie cautelari tra imprenditori, esponenti delle 'ndrine e lavoratori dell'ANAS con il sequestro di varie imprese di materiale edile e stradale. Con l'operazione Arca conclusasi il 2 luglio 2007 vengono arrestate 15 persone e imprese coinvolte nei subappalti dell'autostrada.(2, 5, 6)
Il collaboratore di giustizia Antonio Di Dieco riferisce come le 'ndrine si sono ripartite gli appalti per l'ammodernamento dell'A3, qui di seguito in tabella(2).
Tratta |
'Ndrine |
dal confine Basilicata-Mormanno |
La famiglia di Castrovillari |
tratto Mormanno-Tarsia |
Le famiglie della Sibaride con quelle di Cirò |
Tarsia-Falerna |
Le famiglie di Cosenza |
Falerna-Pizzo |
Le famiglie di Lamezia, Iannazzo |
Pizzo-uscita Serre |
Mancuso |
giurisdizione di Serre e Rosarno |
Pesce |
giurisdizione di Gioia Tauro |
Piromalli |
Palmi-Reggio Calabria |
Alvaro-Tripodi |
Testo e tabella tratti da 'Ndrangheta e appalti
Video via
La storia siamo noi
(1)
I signori del subappalto
(2) Relazione commissione antimafia del 2007
(3)
50 anni della Slerno-Reggio Calabria
(4)
Perché l'A3 è maledetta?
(5)
Cosche e gestione del territorio
(6)
L'autostrada delle emozioni e degli affaru