Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Il nuovo codice lametino

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Agli atti dell'operazione Perseo, che il 26 luglio ha portato all'arresto di una serie di affiliati a vario titolo (per un totale di 65 persone) con la cosca dei Giampà è stato depositato un nuovo codice di affiliazione, che si aggiunge a quelli già ritrovati nel 1888 e nel 1990.
Nelle dodici pagine sono riportati tutti i riti. In particolare, un affiliato per essere ammesso deve avere l'ok della commissione, che deve esprimere tre votazioni. Per formare "la società" bisogna essere "buonvesparo", quest'ultimo «a nome del capo e contabile e tutti i saggi compagni, viene affiliato per formare società», che viene configurata «con cinque ramoscelli alla mia destra e cinque belli [incomprensibile] alla mia sinistra, e una "ciampa" di cavallo alla romana che forma e sforma società in ogni maniera omertà bella».
E' anche codificato chi è il camorrista:
«una sentinella di omertà, che oggi serve e domani va servito»

Dall'articolo di Giuseppe Natrella sulla Gazzetta del Sud del 6 agosto 2013