Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Il nuovo codice lametino

#ndrangheta #LameziaTerme #Calabria #camorrista
Agli atti dell'operazione Perseo, che il 26 luglio ha portato all'arresto di una serie di affiliati a vario titolo (per un totale di 65 persone) con la cosca dei Giampà è stato depositato un nuovo codice di affiliazione, che si aggiunge a quelli già ritrovati nel 1888 e nel 1990.
Nelle dodici pagine sono riportati tutti i riti. In particolare, un affiliato per essere ammesso deve avere l'ok della commissione, che deve esprimere tre votazioni. Per formare "la società" bisogna essere "buonvesparo", quest'ultimo «a nome del capo e contabile e tutti i saggi compagni, viene affiliato per formare società», che viene configurata «con cinque ramoscelli alla mia destra e cinque belli [incomprensibile] alla mia sinistra, e una "ciampa" di cavallo alla romana che forma e sforma società in ogni maniera omertà bella».
E' anche codificato chi è il camorrista:
«una sentinella di omertà, che oggi serve e domani va servito»

Dall'articolo di Giuseppe Natrella sulla Gazzetta del Sud del 6 agosto 2013