Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Jeffery Deaver e le domande sulla politica

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Sulla Gazzetta del Sud del 30 luglio, il noto giallista Jeffery Deaver, in questo periodo a Taormina, risponde ad alcune domande di Francesco Musolino sul suo ultimo romanzo, La stanza della morte.
In particolare sono le prime domande ad essere interessanti:
- Mr. Deaver, questo è il suo primo thriller politico. Perché adesso?
Lo spunto iniziale è stata la diffusione della notizia dell'uccisione, da parte del governo americano, di Anwar al-Awlaki, un cittadino statunitense che è stato assassinato per volontà espressa del suo paese per ragioni di sicurezza, mediante l'uso di un drone sotto la direzione della Cia.
- Ma qual è il confine fra la garanzia della privacy e la necessità della sicurezza?
La stanza della morte ruota proprio intorno a questa domanda. Il mio compito non e' quello di trovare una risposta ma quello di sollevare il quesito e svolgendo la trama ho evidenziato in modo accurato quali rischi comporti un governo troppo o troppo poco "invadente" sulla nostra privacy.

Anwar al-Awlaki era considerato dal governo statunitense un reclutatore di terroristi.