Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Il peso della politica sull'economia

via @questdecisione #politica #pil #economia #democrazia
Uno degli aspetti più interessanti delle critiche degli ultimi anni all'attuale sistema economico è l'utilizzo di tutta una serie di indici che in realtà, più che tenere sotto controllo gli eccessi dell'imprenditoria e del capitalismo o quelli della politica, servono per tenere più in generale sotto controllo i cittadini giustificando politiche altrimenti ingiustificabili. Se però mettiamo per un attimo da parte una critica di questo genere, si possono utilizzare questi indici per esaminare il sistema stesso, o almeno quello politico. E' più o meno questo il senso che ho dato all'istogramma realizzato dall'Economist (via Paolo Pascucci) dove si rapporta lo stipendio dei parlamentari al PIL di ciascuna nazione. Avendo in mente che il PIL è più o meno un indice di quanto produce un paese, questo istogramma rappresenta, a tutti gli effetti, il peso della politica sull'economia.
Ciò che salta subito agli occhi è la posizione dell'Italia: il primo stato Europeo e Occidentale.
La seconda cosa è come anche un paese virtuoso come la Norvegia si trova con un rapporto politica/PIL superiore, pur se di poco, a 1.
Forse abbiamo finalmente trovato un numero che indicizza il peso della politica e della democrazia sulla vita dei cittadini, utilizzando tra l'altro ingredienti tipici della società attuale.