Il Genocidio Palestinese nella Striscia di Gaza, dibattito a "Joggi Avant Folk" festival

Sabato sera abbiamo abbandonato per un momento la leggerezza delle serate estive per partecipare al secondo appuntamento della 26esima edizione dello “Joggi Avant Folk” a Joggi, appunto, frazione di Santa Caterina Albanese, in occasione della serata dedicata interamente alla Palestina. L'evento è stato caratterizzato da un interessante dibattito che ha messo in luce, ancora una volta, la drammatica situazione della striscia di Gaza a cui è poi seguito il concerto degli “Assalti Frontali”, storico gruppo hip-hop impegnato nel sostegno al popolo Palestinese. Sono 10 mesi che nella Striscia di Gaza viene portato avanti dall'IDF il sistematico massacro della popolazione nel nome di un fantomatico diritto alla difesa contro gli attacchi delle forze di resistenza palestinesi ma che in realtà è un vero e proprio piano di eliminazione dei palestinesi da Gaza, un piano ormai chiaro che non risparmia nessuno , anziani, donne e bambini; sono più di 120.000 i feriti e 40.000 i morti (calco

Lavoratori

Traduzione dell'articolo "Working Men" di William Lloyd Garrison pubblicato l'8 gennaio 1831 su "The Liberator" e rilasciato in pubblico dominio (via fair-use.org)
Un tentativo è stato fatto, e si sta ancora facendo (ci spiace dirlo, con notevole successo), per infiammare le menti della nostra classe lavoratrice contro i più opulenti, e di convincere gli uomini che essi sono disprezzati e oppressi da una ricca aristocrazia. Che esistano torti pubblici, è senza dubbio vero, ma non si limitano a una data classe della società. Ogni professione è interessata alla loro rimozione - il ricco come il povero. E' criminale, quindi, esasperare i nostri meccanici ad atti di violenza, o a schierarlo sotto una bandiera di partito, per cui non è vero, che, in ogni momento, sono stati oggetto di rimprovero. Il lavoro non è disonorevole. L'artigiano industrioso, in un governo come il nostro, sarà sempre tenuto in miglior stima del ricco ozioso.
I nostri limiti non ci permettono di dilungarci su questo argomento: vi potremo tornare in altra occasione. Noi siamo gli amici della riforma, ma che è una non riforma, che, nella cura di un male, rischia di infliggerne mille altri.