Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Acquaformosa, comune "deleghistizzato"

Quando mi trovo giù per le vacanze, succede di leggere il giornale, e questa mattina su La Gazzetta del Sud, nella doppia paginata dedicata alla crisi della Lega e alle dimissioni di Bossi dalla segreteria del partito (che poi, a tutti gli effetti, il ragazzo gira ancora per il partito a lanciar proclami) c'è un trafiletto dedicato al comunue di Acquaformosa in provincia di Cosenza:
Interessante, ad ogni modo, quello che ha affermato il sindaco Giovanni Manoccio nella conclusione dell'articolo:
Ora, visto che difficilmente i leghisti potranno continuare a risiedere nei propri territori, se vorranno potranno chiedere asilo politico nel nostro comune deleghistizzato. Noi provvederemo a sistemarli in appartamenti vicino agli immigrati ed a contatto con i cittadini del tanto vituperato meridione.
La definizione di deleghistizzato è diretta conseguenza delle politiche adottate dalla giunta di Manoccio, simboleggiata da questo slogan
Nel nostro comune non togliamo le panchine agli immigrati, anzi le dotiamo di cuscini.