Lungro, crisi idrica. L'acqua è un bene comune, occupiamocene.

  Nonostante le problematiche riguardanti l'approvvigionamento idrico siano diventate nel tempo parte integrante della quotidianità dei cittadini lungresi, oggi la situazione ha preso l'aspetto di una vera e propria emergenza : l'erogazione dell'acqua viaggia a singhiozzi venendo sospesa sempre più spesso a orari variabili (alle 13, alle 14, alle 10 del mattino, nel tardo pomeriggio, in quest'ultimo periodo abbiamo potuto sperimentare gli orari più disparati). Proprio in virtù di queste difficoltà, un'ordinanza sindacale del 18 settembre invitava (giustamente) la cittadinanza a porre in atto tutte le azioni necessarie a garantire il risparmio idrico per rimediare alla carenza d’acqua delle sorgenti che alimentano l'acquedotto lungrese. Da quest'estate ad oggi, nonostante le piogge delle ultime settimane, sembra che la situazione non sia cambiata. Visto che questo disservizio continua a incidere in modo significativo sulla vita quotidiana di noi cittadini...

Acquaformosa, comune "deleghistizzato"

Quando mi trovo giù per le vacanze, succede di leggere il giornale, e questa mattina su La Gazzetta del Sud, nella doppia paginata dedicata alla crisi della Lega e alle dimissioni di Bossi dalla segreteria del partito (che poi, a tutti gli effetti, il ragazzo gira ancora per il partito a lanciar proclami) c'è un trafiletto dedicato al comunue di Acquaformosa in provincia di Cosenza:
Interessante, ad ogni modo, quello che ha affermato il sindaco Giovanni Manoccio nella conclusione dell'articolo:
Ora, visto che difficilmente i leghisti potranno continuare a risiedere nei propri territori, se vorranno potranno chiedere asilo politico nel nostro comune deleghistizzato. Noi provvederemo a sistemarli in appartamenti vicino agli immigrati ed a contatto con i cittadini del tanto vituperato meridione.
La definizione di deleghistizzato è diretta conseguenza delle politiche adottate dalla giunta di Manoccio, simboleggiata da questo slogan
Nel nostro comune non togliamo le panchine agli immigrati, anzi le dotiamo di cuscini.