Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Seminario di sensibilizzazione della Promethes sui problemi alcologici e alcol correlati

Riceviamo e pubblichiamo, scusandoci per il colpevole ritardo.
Un CAT a Carlopoli come punto di riferimento per il territorio del Reventino.

La Promethes, associazione di promozione sociale, nell'ambito del mese del benessere psicosociale ha proposto un seminario di sensibilizzazione sui problemi alcologici e alcol correlati tenuto dal dottore Franco Montesano - Presidente dell'Associazione Provinciale dei Club degli Alcolisti in Trattamento (A.P.C.A.T.). Ad affiancarlo il presidente dell'associazione, la dottoressa Angelina Pettinato e il vicepresidente la dottoressa Graziella Mazza. Il presidente ha introdotto i lavori presentando il mese del benessere e le attività svolte, puntando l’attenzione sul concetto di sviluppo di servizi psicosociali nei territori interni. La dottoressa Mazza ha presentato i club degli alcolisti in trattamento (CAT) sottolineando l'importanza dell’approccio familiare , della cura emotiva, del sostegno mutuo e reciproco, nella concertazione dell'intervento riabilitativo tra specialisti e famiglie. I club, infatti, coinvolgono in prima persona la famiglia dell'alcolista. Tutti vi partecipano perché tutti i familiari vivono il dramma dell'alcolismo e, a vario titolo ne subiscono le inevitabili conseguenze. Nei C.A.T. la famiglia viene responsabilizzata e attivamente coinvolta nel percorso di sobrietà. Il dottore Franco Montesano ha discusso sul tema correlato all'uso delle bevande alcoliche. Senza demonizzare, senza alzare bandiere e intraprendere crociate contro chi produce e vende alcol, è necessario comunque porre l'attenzione su come l'abuso di questa sostanza drogastica possa distruggere gli equilibri biologici, emotivi, sociali non solo individuali ma anche familiari, con disagi e danni anche per la comunità di appartenenza.
Dalle statistiche emerge un aumento di abuso tra i giovanissimi e tra le donne. È necessario, dunque, avviare momenti di sensibilizzazione per assumere comportamenti responsabili legati al bere. Per rispondere concretamente ai bisogni del territorio montano, di riferimento, sono state avanzate le seguenti proposte attuabili nel breve termine: aprire un CAT (club di alcolisti in trattamento) per intervenire sul problema in termini di cura propriamente detta; e aprire una Scuola Alcologica rivolta alle famiglie, agli insegnanti, ai cittadini che vogliano saperne di più e per costruire insieme delle buone prassi. Vi è stata anche la disponibilità del Sindaco di Carlopoli a stipulare un protocollo d'intesa, coinvolgendo gli altri sindaci del Reventino per attuare un'azione di prevenzione e recupero nell'area dei comuni interessati.
È chiaro che i soggetti con problemi alcol correlati prima di accedere ai CAT verranno presi in carico dai servizi di riferimento e dai propri medici, ma vi sono casi, non rari, in cui gli alcolisti devono intraprendere parallelamente un percorso di mantenimento della sobrietà tramite la frequenza del club.
Il seminario si è tenuto venerdì 24 [febbraio] nella sala meeting dell'associazione. Erano presenti numerosi professionisti, docenti delle scuole secondarie di primo grado, rappresentanti dell'Avis di Carlopoli e di Cicala, il Comandante della Stazione di Carabinieri di Carlopoli. Non ultimi, il sindaco di Carlopoli Mario Talarico e l’assessore alle politiche sociali Raffaella Arcuri. La loro presenza è un buon segno di reale interesse e sensibilità verso i problemi e i disagi provocati dall'uso di alcol e droghe. Solo concertando, infatti, è possibile costruire servizi utili alla collettività. Da parte sua, la Promethes si è impegnata a offrire la sede e le professionalità utili a costituire un CAT a Carlopoli che funga da punto di riferimento per tutto il territorio limitrofo. Un piccolo passo per crescere insieme, per dare maggiore forza alla convinzione che un dolore condiviso nel luogo emotivo giusto può meglio essere tollerato e superato.