Malasanità, a falerna un uomo muore davanti la guardia medica chiusa. BASTA TAGLI! BASTA MORTI!

A Falerna un uomo è morto davanti alla porta chiusa della guardia medica presso cui si era recato accusando un malore. Non siamo di fronte a un caso isolato, ma alla fotografia cruda, impietosa, disturbante delle condizioni della sanità calabrese.  Una sanità che regge sulle spalle tremanti di quei pochi logori nosocomi rimasti aperti e sui pochi medici che ancora non sono fuggiti da questa terra desolata e preda, ormai, dei più biechi interessi padronali e privatistici a spese della vita dei cittadini i quali, troppo spesso, si vedono costretti ad abbandonare questi luoghi non soltanto con la speranza di rifarsi una vita altrove ma soprattutto per curarsi e per non morire di malasanità. Molti dei politici locali che oggi si profondono in vuoti appelli sono gli stessi che negli anni hanno contribuito a declassare, mortificare e distruggere il servizio sanitario nella regione.  Distruggere il pubblico per favorire il privato è una volontà chiara ormai da tempo.  I governi ...

Scopri Cosenza

A Milano c'è un gruppo di guide turistiche che organizzano, periodicamente, visite per la città per scoprire la storia dei palazzi, dei monumenti e delle chiese del capoluogo lombardo. Potete immaginare la mia sorpresa quando scopro che una iniziativa simile è partita anche a Cosenza: Scopri Cosenza è infatti una iniziativa in cui un gruppo di guide, dotate addirittura di pulmino, propongono percorsi storici e artistici per la città calabrese dei sette colli. L'iniziativa dedicata all'inizio per il solo periodo estivo, sembra che abbia avuto un buon successo ed è stata anche prolungata durante il periodo autunnale (il manifesto alla stazione di Paola recitava fino al 2 ottobre, se non ricordo male).
Senza alcun intento polemico nei confronti della comunque meritoria iniziativa, ecco che, però, il circuito mentale si chiude intorno alla canzone di Peppe Voltarelli, Turismo in quantitià:
L'intento polemico va invece per il solito modo assurdo di collegare Cosenza con il possibile flusso di turisti che dal resto dell'Italia potrebbero essere interessati ai percorsi turistici che la città vorrebbe offrire non solo ai propri stessi cittadini e abitanti della provincia.