Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Scopri Cosenza

A Milano c'è un gruppo di guide turistiche che organizzano, periodicamente, visite per la città per scoprire la storia dei palazzi, dei monumenti e delle chiese del capoluogo lombardo. Potete immaginare la mia sorpresa quando scopro che una iniziativa simile è partita anche a Cosenza: Scopri Cosenza è infatti una iniziativa in cui un gruppo di guide, dotate addirittura di pulmino, propongono percorsi storici e artistici per la città calabrese dei sette colli. L'iniziativa dedicata all'inizio per il solo periodo estivo, sembra che abbia avuto un buon successo ed è stata anche prolungata durante il periodo autunnale (il manifesto alla stazione di Paola recitava fino al 2 ottobre, se non ricordo male).
Senza alcun intento polemico nei confronti della comunque meritoria iniziativa, ecco che, però, il circuito mentale si chiude intorno alla canzone di Peppe Voltarelli, Turismo in quantitià:
L'intento polemico va invece per il solito modo assurdo di collegare Cosenza con il possibile flusso di turisti che dal resto dell'Italia potrebbero essere interessati ai percorsi turistici che la città vorrebbe offrire non solo ai propri stessi cittadini e abitanti della provincia.