Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Ignorante?

Franco Senatore, nella puntata di ieri di Report, sembra non sapere nulla riguardo i dati tecnici sul solare o sull'eolico. Nella stessa puntata un geometra, Leopoldo Greco, mi pare, a parte gli aspetti piuttosto equivoci del personaggio, afferma di non poter passare tutto il giorno con il righello in mano, anche se questo, di fatto, dovrebbe essere il suo lavoro...
Riguardo l'eolico, alcuni aspetti interessanti, come il non rispetto delle distanze dalle abitazioni in quel di Girifalco, o la costruzione a ridosso delle spiagge a Isola Capo Rizzuto, dove la maggior parte dei terreni del locale parco eolico appartengono alla famiglia Arena, nota 'ndrina calabrese.
La sensazione, riguardo la Calabria, è che gli Arena siano ancora fortemente in opera sul territorio. Per quel che riguarda l'Italia, la sensazione è che ogni occasione è buona per mettere le mani sui solfi dei cittadini.
Lo stato sono loro!