Malasanità, a falerna un uomo muore davanti la guardia medica chiusa. BASTA TAGLI! BASTA MORTI!

A Falerna un uomo è morto davanti alla porta chiusa della guardia medica presso cui si era recato accusando un malore. Non siamo di fronte a un caso isolato, ma alla fotografia cruda, impietosa, disturbante delle condizioni della sanità calabrese.  Una sanità che regge sulle spalle tremanti di quei pochi logori nosocomi rimasti aperti e sui pochi medici che ancora non sono fuggiti da questa terra desolata e preda, ormai, dei più biechi interessi padronali e privatistici a spese della vita dei cittadini i quali, troppo spesso, si vedono costretti ad abbandonare questi luoghi non soltanto con la speranza di rifarsi una vita altrove ma soprattutto per curarsi e per non morire di malasanità. Molti dei politici locali che oggi si profondono in vuoti appelli sono gli stessi che negli anni hanno contribuito a declassare, mortificare e distruggere il servizio sanitario nella regione.  Distruggere il pubblico per favorire il privato è una volontà chiara ormai da tempo.  I governi ...

Giuseppe Pinelli


Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 moriva a Milano, in fatti misteriosi, Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico. Cadde da una finestra della questura del capoluogo lombardo, dove si trovava in stato di fermo interrogato riguardo i fatti del 12 dicembre dello stesso anno, fatti criminosi noti come Strage di Piazza Fontana, strage che a tutt'oggi non è stata rivendicata né è stato trovato un colpevole.
Ritornando a Pinelli, i dubbi sulla sua morte, al momento classificata come accidentale, sono molti e dovuti alle incongruenze nelle dichiarazioni ufficiali e nelle smentite. Oltre a rimandarvi alla voce presente su Wikipedia (corredata di foto su Anarcopedia), rimando i lettori alla lettura di Morte accidentale di un anarchico, rappresentazione teatrale di Dario Fo, scritta come risposta alle dichiarazioni ufficiali di cui sopra.
Certo Pinelli era considerato innocente, come risulta dalla lapide ufficiale posta in piazza Fontana (Innocente morto tragicamente nei locali della questura di Milano), questo però non cancella ciò che gli è successo, quello che gli è stato sottratto.
Tra 1 anno ricorrerà il trentennale della morte di Giuseppe Pinelli, un quarantenne che aveva partecipato alla resistenza antifascista e che coltivava il sogno di una società migliore o quanto meno diversa e che, probabilmente, è rimasto vittima di quella stessa società che forse così democratica non era.