Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Giuseppe Pinelli


Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 moriva a Milano, in fatti misteriosi, Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico. Cadde da una finestra della questura del capoluogo lombardo, dove si trovava in stato di fermo interrogato riguardo i fatti del 12 dicembre dello stesso anno, fatti criminosi noti come Strage di Piazza Fontana, strage che a tutt'oggi non è stata rivendicata né è stato trovato un colpevole.
Ritornando a Pinelli, i dubbi sulla sua morte, al momento classificata come accidentale, sono molti e dovuti alle incongruenze nelle dichiarazioni ufficiali e nelle smentite. Oltre a rimandarvi alla voce presente su Wikipedia (corredata di foto su Anarcopedia), rimando i lettori alla lettura di Morte accidentale di un anarchico, rappresentazione teatrale di Dario Fo, scritta come risposta alle dichiarazioni ufficiali di cui sopra.
Certo Pinelli era considerato innocente, come risulta dalla lapide ufficiale posta in piazza Fontana (Innocente morto tragicamente nei locali della questura di Milano), questo però non cancella ciò che gli è successo, quello che gli è stato sottratto.
Tra 1 anno ricorrerà il trentennale della morte di Giuseppe Pinelli, un quarantenne che aveva partecipato alla resistenza antifascista e che coltivava il sogno di una società migliore o quanto meno diversa e che, probabilmente, è rimasto vittima di quella stessa società che forse così democratica non era.