Lungro, crisi idrica. L'acqua è un bene comune, occupiamocene.

  Nonostante le problematiche riguardanti l'approvvigionamento idrico siano diventate nel tempo parte integrante della quotidianità dei cittadini lungresi, oggi la situazione ha preso l'aspetto di una vera e propria emergenza : l'erogazione dell'acqua viaggia a singhiozzi venendo sospesa sempre più spesso a orari variabili (alle 13, alle 14, alle 10 del mattino, nel tardo pomeriggio, in quest'ultimo periodo abbiamo potuto sperimentare gli orari più disparati). Proprio in virtù di queste difficoltà, un'ordinanza sindacale del 18 settembre invitava (giustamente) la cittadinanza a porre in atto tutte le azioni necessarie a garantire il risparmio idrico per rimediare alla carenza d’acqua delle sorgenti che alimentano l'acquedotto lungrese. Da quest'estate ad oggi, nonostante le piogge delle ultime settimane, sembra che la situazione non sia cambiata. Visto che questo disservizio continua a incidere in modo significativo sulla vita quotidiana di noi cittadini...

Giuseppe Pinelli


Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969 moriva a Milano, in fatti misteriosi, Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico. Cadde da una finestra della questura del capoluogo lombardo, dove si trovava in stato di fermo interrogato riguardo i fatti del 12 dicembre dello stesso anno, fatti criminosi noti come Strage di Piazza Fontana, strage che a tutt'oggi non è stata rivendicata né è stato trovato un colpevole.
Ritornando a Pinelli, i dubbi sulla sua morte, al momento classificata come accidentale, sono molti e dovuti alle incongruenze nelle dichiarazioni ufficiali e nelle smentite. Oltre a rimandarvi alla voce presente su Wikipedia (corredata di foto su Anarcopedia), rimando i lettori alla lettura di Morte accidentale di un anarchico, rappresentazione teatrale di Dario Fo, scritta come risposta alle dichiarazioni ufficiali di cui sopra.
Certo Pinelli era considerato innocente, come risulta dalla lapide ufficiale posta in piazza Fontana (Innocente morto tragicamente nei locali della questura di Milano), questo però non cancella ciò che gli è successo, quello che gli è stato sottratto.
Tra 1 anno ricorrerà il trentennale della morte di Giuseppe Pinelli, un quarantenne che aveva partecipato alla resistenza antifascista e che coltivava il sogno di una società migliore o quanto meno diversa e che, probabilmente, è rimasto vittima di quella stessa società che forse così democratica non era.