Repressione, violenza, interessi padronali: è questo il futuro che vogliamo per la nostra Calabria?

  Abbiamo assistito increduli (ma non sorpresi) al video che immortala la violenta aggressione, avvenuta a Cosenza, portata avanti dalle forze dell'ordine nei confronti di Gabriele Carchidi, direttore della testata giornalistica Iacchitè. Ci siamo detti "Increduli ma non sorpresi" perché ormai l'aumento dell'uso intimidatorio delle forze dell'ordine, nei confronti di chi si permette di intralciale gli interessi padronali o anche semplicemente di denunciare le ingiustizie sociali di cui tanti, troppi sono vittime ogni giorno, sta diventando una pericolosa routine. In questi anni - anche prima del governo Meloni - abbiamo visto studenti manganellati senza motivi, lavoratori in sciopero aggrediti da squadristi senza alcun intervento delle forze di polizia, decine e decine di denunce senza fondamento contro manifestanti in tutta Italia. In questo quadro di attacco frontale e totale nei confronti delle forze sociali organizzate anche il contesto cosentino non è da ...

Ma che... stiamo scherzando?

Il nuovo abbanco

UNA DOVEROSA PREMESSA:
"Stipaturi" nel nostro intento è una sorta di diario on-line su cui raccogliere i nostri umori, i nostri disagi, uno zibaldone in cui cerchiamo di affrontare pubblicamente le varie problematiche che quotidianamente ci si presentano.
La principale difficoltà che incontriamo è quella di coniugare il poco tempo che abbiamo a disposizione, con la dovuta precisione che bisogna tener in conto quando si affrontano argomenti di una certa delicatezza, visto che poi non è che ci vuole molto a beccarsi una querela!
Grazie!!
Redazione stipaturi

Sono oramai dei giorni che siamo impegnati, insieme agli amici di Vitambiente a digitalizzare l'intero voluminoso progetto che verso la fine di agosto l'ingegnere Mirko Eugenio Caputo, come richiesto dall'attuale amministrazione comunale (con delibera approvata all'unanimità n°61 n° protocollo 3433 del 26 luglio 2007), ha presentato "per i lavori di chiusura e di post-gestione di una discarica con nuovo abbanco".
Gran parte del progetto ora si trova disponibile gratuitamente a chiunque sia fornito di una connessione ad internet al sito dell'associazione vitambiente.
Oltre a voler rimarcare la straordinaria velocità e il breve lasso di tempo in cui il nostro infaticabile ingegnere è riuscito a terminare la redazione del progetto, vengono alla luce, a una prima e nemmeno tanto accurata lettura una serie di inesatezze che ci lasciano quanto meno perplessi ("Gattina frettolisibus fecit gattini quercem" per usare le parole del mai tanto celebrato Totò!).
E' già dalla tav.1, che nella premessa della relazione generale si fa riferimento ad un'ordinanza commisariale n°1538 del 25 luglio 2001, (l'all.1) in cui veniva autorizzzata la messa in esercizio della discarica.
Peccato che andando a dare un'occhiata a questa ordinanza della discarica consortile della località Pettinaro non si faccia cenno, infatti nell'allegato1 e qui citiamo testualmente si da"Autorizzazione al conferimento dei rr.ss.uu. dei comuni di Lungro (CS) ed Altomonte (CS) presso la discarica sita in località Petrosa del comune di Lungro", e non Pettinaro!!!!!
Che si sia sbagliato il commissario straordinario dei rifiuti?
Ma ad una prima analisi quello che più colpisce e più fa spaventare è ciò che vien rilevato sulla tav.5 che raffigura la planimetria catastale in cui è localizzata la zone del nuovo abbanco.
Tramite google-map siamo riusciti a sovrapporre le due mappe e il risultato è sconvolgente (vedi foto sopra)!!!!
Il nuovo abbanco risulta di dimensioni spropositate. Più che di una post-gestione di una discarica con nuovo abbanco si tratterebbe di un considerevole ampliamento della precedente, ed è in questo modo che diciamo addio alla bonifica!!!!
Infatti come si pretenderebbe di far credere all'opinione pubblica che si sta cercando di riaprire la discarica per poter incamerare una parte di fondi che sarebbero utilizzati per la bonifica della stessa?
Non si pulisce la merda gettandoci sopra dell'altra merda!!!!!
Crediamo sia giunto il momento di una formazione di un comitato di cittadini che si attivi a contrastare questo sciagurato progetto per via legali o con manifestazioni di dissenso pubblico, per esempio recandoci in loco in corteo per poter renderci conto in prima persona della pesante situazione in cui versa tutto la zona limitrofa alla discarica.
Siete impegnati domenica prossima????