Calabria 2025. Collettivo Stipaturi: “Nel centrosinistra quanta miseria umana e politica”

   La sanità come azienda? È una contraddizione in termini. Non ci può essere profitto sulla salute! Le elezioni regionali sono piombate tra capo e noce di collo ai calabresi e hanno mandato in fibrillazione tutto il centrosinistra in cui i soliti noti hanno cominciato con i classici giochini per portare acqua al loro mulino millantando, come sempre, una nuova verginità politica. Si utilizza il dramma della sanità in Calabria semplicemente per provare ad entrare in Consiglio Regionale , senza alcuna volontà di mettere in discussione il blocco di potere politico-affaristico-mafioso che governa da decenni e trasversalmente la Regione. Con la solita retorica-fuffa all’americana: chi non vota centrosinistra fa vincere la destra (sic!) , arrivando a candidare in lista i padroni della Sanità Privata e transumanti consiglieri regionali del centrodestra! Quanta miseria umana e politica. Invece di proposte Berlusconiane acchiappavoti, per di più non di competenza regionale, cosa si pr...

Il peso della politica sull'economia

via @questdecisione #politica #pil #economia #democrazia
Uno degli aspetti più interessanti delle critiche degli ultimi anni all'attuale sistema economico è l'utilizzo di tutta una serie di indici che in realtà, più che tenere sotto controllo gli eccessi dell'imprenditoria e del capitalismo o quelli della politica, servono per tenere più in generale sotto controllo i cittadini giustificando politiche altrimenti ingiustificabili. Se però mettiamo per un attimo da parte una critica di questo genere, si possono utilizzare questi indici per esaminare il sistema stesso, o almeno quello politico. E' più o meno questo il senso che ho dato all'istogramma realizzato dall'Economist (via Paolo Pascucci) dove si rapporta lo stipendio dei parlamentari al PIL di ciascuna nazione. Avendo in mente che il PIL è più o meno un indice di quanto produce un paese, questo istogramma rappresenta, a tutti gli effetti, il peso della politica sull'economia.
Ciò che salta subito agli occhi è la posizione dell'Italia: il primo stato Europeo e Occidentale.
La seconda cosa è come anche un paese virtuoso come la Norvegia si trova con un rapporto politica/PIL superiore, pur se di poco, a 1.
Forse abbiamo finalmente trovato un numero che indicizza il peso della politica e della democrazia sulla vita dei cittadini, utilizzando tra l'altro ingredienti tipici della società attuale.