Tirocini di ricerca: come sta andando (1)



Come promesso nel nostro precedente intervento, eccovi le ultime informazioni sulla querelle dei tirocini di ricerca della Regione Calabria: il 12 Giugno un (vasto) gruppo di tirocinanti si è incontrato con il dottor Rossi e con il dottor Zumbo. I nostri ragazzi hanno, così, finalmente avuto delle prime risposte ai cronici ritardi della regione nei pagamenti (ritardi che hanno costretto molti, per non iniziare in ritardo i lavori per cui dovevano essere stanziati i fondi, ad autofinanziarsi!). Cito dall'e-mail che mi è stata inoltrata da Pietro, scritta da Rosy, uno dei poveri ma felici tirocinanti calabresi:

In uno dei moduli che abbiamo compilato a marzo, ci è stata fatta esplicita richiesta, dato che fra l'altro credo che una normativa europea lo prevede già dal 1° gennaio, di indicare il codice IBAN del nostro conto corrente; ma, ed ecco il mostro burocratico che risorge dalle viscere della Terra, il software che la Ragioneria regionale utilizza per trasferire le somme sui nostri (anoressici) conti bancari, utilizza le coordinate tradizionali (ABI, CAB, e numero di conto).

Ovvia la reazione dei nostri:

Quando si sente una cosa del genere, ed assieme ad essa tantissime altre (scarsità di organico - ma non potevate immaginarlo che sarebbe arrivato un carico di lavoro micidiale, e organizzarvi per tempo??? - personale obsoleto, non particolarmente amante delle nuove (nuove???) tecnologie, tipo i computer - ma non potete organizzare un bell'esodo incentivato, o i soliti sindacati che proteggono prevalentemente i nullafacenti ve lo impediscono??? - e altreamenità del genere) viene la voglia di sbattere la testa al muro; ma tant'è, chista è 'a zzita, come si dice da noi.
Non si può far altro che sperare che le tanto sbandierate voci di "mandare a casa i nullafacenti, gli incapaci e i lavativi" che il buon ministro Brunetta emana da qualche tempo, si avverino. E che noi tutti ci troviamo a dialogare, negli uffici pubblici di ogni livello, con gente capace, responsabile e motivata. (Lo so, vivo nel paese di Utopia, poi arrivano i "tavoli con i sindacati" e tutti noi continuiamo allegramente a vivere così).

Riguardo quest'ultima speranza vorrei chiedere a voi lettori: ricordate come finì la storia dei forestali calabresi, che dovevano essere ridotti considerevolmente di numero, e che poi protestarono bloccando la nostra amata Regione? E quale era il governo in quel periodo?
Ma proseguiamo con la lettura dell'e-mail e con il sunto dell'incontro:

Quanto alle cose concrete, abbiamo chiesto assicurazione per avere tempi certi sui pagamenti; le cose stanno, se ho ben capito, nei termini che il lavoro di "preparazione" delle pratiche (ovvero i mandati) che competevano al Dipartimento 11, sono praticamente tutti pronti, o quasi; di essi, già 180 sono arrivati in ragioneria ma circa 50 di questi sono tornati indietro per il broblema IBAN/ABI-CAB di cui sopra.
Oggi il Dipartimento 11, credo nella persona del Dott. Rossi (persona cortese, educata e, mi è parso, professionalmente valida per quel poco che ne ho potuto capire; quantomeno non esibiva la solita sfacciata arroganza di molti impiegati/dirigenti regionali!!! il che è già TANTISSIMO!!!), ha un incontro con i dirigenti della Ragioneria, per vedere di quantificare i tempi; ce lo comunicheranno a breve, credo già entro oggi mi auguro.

Quanto alla richiesta di cancellare le altre fideiussioni, pare che quella che abbiamo già stipulato basti (ma se ho capito male, smentitemi); il vincolo di reddito sembra un punto assai difficile da "smuovere"; in ogni caso, toccherà poi a noi autocertificare tale aspetto, quando sarà ora.

Le scuse pubbliche non ci sono state, non in modo "formale" direi; ma certo vi posso dire che il Dott. Rossi ha affermato che "spera di non dover più affrontare una giornata come questa"; era infatti, per molti aspetti, estremamente in difficoltà perchè sa bene che le cose stanno come noi diciamo. Credo anche che nessuno di loro si aspettasse una "delegazione" così compatta e numerosa; il che la dice lunga sullo stato delle cose in questa terra.

Il resto dell'e-mail è una motivazione e al tempo stesso un urlo per lottare affinché nella nostra terra, nella nostra bella Calabria i diritti delle persone non vengano dimenticati o addirittura venduti per chissà quali astrusi giochi politici. Appoggiamoli, perché la loro lotta è anche la nostra lotta, perché ogni informazione che possiamo diffondere è un passo in più verso una vita più democratica e una Calabria più libera e a misura dei calabresi.
Nel frattempo date un'occhiata alla rassegna stampa del sito dei Tirocinanti.
Buona lettura e buona lotta!