Verso la chiusura del Corridoio europeo Berlino-Palermo

Giuseppe Lipari segnala che la commissione europea ha tutta l'intenzione di cancellare il Corridoio 1, un programma di finanziamento e costruzione di infrastrutture ferroviarie che dovrebbe collegare Berlino con Palermo, per sostituirlo con un percorso che collegherebbe Helsinki con La Valletta passando però per Napoli e da qui deviando verso Bari e poi fino a Malta attraverso il mare. A conferma di tale intenzione sono riuscito a scovare una interrogazione parlamentare europea del 29 luglio(1) di cui vi propongo la versione in italiano:
La politica delle reti, inserita nelle competenze comunitarie dal trattato di Maastricht in vigore dal 1993, è stata interessata a partire dalla decisione 1692/96/CE da diverse fasi di sviluppo che hanno ampliato il raggio d'azione delle cosiddette TEN-T (Trans European Network).
Tra il 2002 e il 2003 il Gruppo di alto livello istituto dalla Commissione europea identifica una lista di progetti importanti per la coesione territoriale, economica e sociale. Tra questi figura il Corridoio 1 Berlino-Palermo, che connette importanti nodi europei lungo la direttrice Nord-Sud ed assume un ruolo fondamentale per le comunicazioni con l’Europa centrale ed orientale, intersecando il Corridoio 5 Lisbona-Kiev.
Il Corridoio Berlino-Palermo percorre verticalmente l’Italia, attraversando il Nord-Est a partire dal valico del Brennero e proseguendo, a circa metà percorso, lungo le regioni tirreniche, fino a giungere in Sicilia.
A seguito della presentazione della proposta della Commissione europea sul prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) si evidenziano modifiche nel percorso che, invece di partire da Berlino, dovrebbe avere inizio da Helsinki e svilupparsi lungo l'Europa con arrivo a La Valletta (Malta).
In Italia, tale percorso, incredibilmente, anziché attraversare le regioni Basilicata, Calabria e Sicilia per poi attraversare il Canale di Sicilia, nel punto più breve, per raggiungere Malta, sembrerebbe invece interrompersi all'altezza di Napoli e deviare verso Bari.
Può la Commissione europea far sapere:
  • quali ragioni hanno condotto alla modifica del progetto del Corridoio 1?
  • se è stato condotto uno studio che fornisca una valutazione di impatto tale da giustificare l'esclusione di Basilicata, Calabria e Sicilia dal Corridoio 1?
La risposta? Si è fatta un po' attendere (19 settembre 2011):
L’elenco dei Corridoi pubblicato nella comunicazione della Commissione sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020 è puramente indicativo.
Sarà possibile stilare l’elenco definitivo dei Corridoi della rete principale solo dopo che l’applicazione del metodo di pianificazione della rete, messo a punto con il contributo di esperti e concordato con gli Stati membri, avrà permesso di determinarla in maniera definitiva.
Cosa è successo nel frattempo? Il Presidente della Sicilia ha provato a risolvere la situazione attraverso una lettera a Barroso(2) e si è mossa anche la Regione Calabria, mentre Matteoli e Castelli, con dichiarazioni tendenti all'ottimismo, tendono a tranquillizzare l'elettorato di Basilicata, Calabria e Sicilia. Che però, anche alla luce delle dichiarazioni di Frattini forse non dovrebbe stare tanto tranquillo.
Il vero problema è che queste regioni meridionali, nella più limpida politica assistenzialista, si sono appoggiate al governo nazionale e alle sue promesse e quindi con esso sono destinate a cadere. E' difficile pensare a una risoluzione da parte della politica nazionale, e molto probabilmente anche quella locale avrà ben poche possibilità di incidere sulla situazione. L'annosa questione delle infrastrutture, che la Campania ha risolto in parte con l'alta velocità e la Puglia grazie al quasi decennale governo di Vendola, in particolare la Calabria non è stata in grado di risolvere, o utilizzando male i fondi europei o non utilizzandoli proprio. E' abbastanza naturale, dunque, che la Commissione Europea decida di puntare su una regione, forse una delle poche dopo la Lombardia, ad essersi dimostrata tra le più dinamiche d'Italia. La Puglia.
La chiusura del Corridoio 1 è alla fin fine l'ennesima figuraccia dei politici nazionali e locali, e non solo l'ennesimo spunto per chiedere le dimissioni di SB, soprattutto alla luce della cartina che chiarisce meglio come il nuovo percorso sembri essere meno logico di quello precedente visto che rende più lungo il percorso navale:

(via Commons)
Malta è l'isoletta poco sotto la Sicilia, evidenziata dal circoletto rosso.

(1) Firmatari dell'interrogazione sono Giovanni La Via (PPE), Gianni Pittella (S&D), Salvatore Iacolino (PPE), Antonello Antinoro (PPE), Mario Pirillo (S&D), Rosario Crocetta (S&D)
(2) Di una così detta furia italiana ne parlano anche a Malta.