Centrale a biomasse di Panettieri: resoconto convegno

Dopo il comunicato che annunciava il convegno e i documenti allegati, ecco il resoconto del convegno/dibattito, cui sono intervenuti oltre 400 cittadini. Tra gli intervenuti anche Luigi De Magistris.
E ora il resoconto, inviato come al solito dal Forum del Reventino:


Il 29 luglio, nella cornice di piazza Brutto a Carlopoli, si è tenuto l'affollato convegno-dibattito organizzato dal comitato del No al centrale a biomassa a Panettieri, dal Forum del Reventino e dal Forum Ambientalista Calabria. Si è respirata, fra le circa 400 persone presenti, aria di partecipazione, quella necessaria per potersi realmente confrontare e giungere a decisioni il più possibile condivise e rispettose degli interessi della collettività. La piazza è di fatto il luogo della democrazia, il luogo nel quale ci si può confrontare e scontrare civilmente, seguendo i più elementari dettami del buon senso.
Sono arrivate persone dal comprensorio ma anche da Catanzaro e da Lamezia, perché l'argomento trattato non interessa solo uno sparuto numero di persone ma tutto il territorio. È molto di più di un affare che deve passare come la soluzione magica dei problemi delle comunità del sud. Riguarda il cambiamento ed il miglioramento delle condizioni economiche e sociali, riguarda il futuro ma anche il presente, la capacità delle comunità di unirsi intorno ad un tavolo per concertare insieme, per dare vita alla co-partecipazione. Ferisce l'assenza di alcuni sindaci. Ma incoraggia la presenza di numerosi cittadini. E su questo dato che gli assenti dovrebbero ragionare ed interrogarsi. È passato il tempo in cui si accettavano passivamente le decisioni dall'alto, oggi si sente crescere il desiderio ed il coraggio di partire dal basso, di restituire al cittadino lo status che dovrebbe avere: vale a dire di colui che costruisce la sia storia. E questo spaventa, infastidisce ma anche indebolisce chi decide di non vedere e di non sentire.


Sono intervenuti per l'occasione l'onorevole Luigi De Magistris, il prof. Tonino Perna, il dott. Ferdinando Laghi, l'avvocato Marcello Nardi e l'onorevole Mimmo Talarico.
L'onorevole Mimmo Talarico, artefice dell'interrogazione in sede di consiglio regionale sul progetto di centrale a biomassa di Panettieri, dopo aver ribadito la sua contrarietà alla negazione della piazza da parte dell’amministrazione comunale di Panettieri, ha letto il parere negativo rispetto al progetto del Ministero per i beni e le attività culturali, evidenziato che molti sono gli elementi che non quadrano e che l’iter approvativo non è poi così semplice come invece ha fatto pensare il sindaco di Panettieri e la sua giunta.
L'avvocato Marcello Nardi, responsabile nazionale dell’ufficio legale del Forum Ambientalista ha spiegato con meticolosità le puntuali e problematiche osservazioni fatte in sede di conferenza dei servizi.
Il dottor Ferdinando Laghi ha evidenziato come l'impianto previsto a Panettieri non possa essere definito una centrale a biomasse ma a tutti gli effetti un inceneritore di biomasse. Le prime per essere definite tali devono, per garantire il pareggio della CO2, essere con un apotenza di 0,5 MW/e e devono reperire prendere le biomasse ad una distanza massima di 25 km dall'impianto. Gli elementi prodotti dagli inceneritori, quindi anche da quello previsto a Panettieri funzionante a legno, sono le nano polveri e le diossine. L'esposizione al particolato produce un aumento delle patologie cardiovascolari, respiratorie ma anche di quelle di natura tumorale. I limiti di legge a cui ci si appella per avvalorare la tesi della bontà dell'impianto, non sono altro che una mediazione di varie esigenze: sociali, economiche. Il dott. Laghi ha sottolineato che le amministrazioni hanno il dovere di informare i cittadini. Si può dire di si ma non si può fare a meno di dire pubblicamente quali sono i rischi che questa risposta comportano. Rischi che non sono solo relativi alla salute ma anche all'economia di un territorio. Ecco perché gli amministratori non possono esimersi dal prendere, in merito a queste ed altre questioni, delle decisioni forti, chiare.
L'onorevole Luigi De Magistris ha evidenziato come questi progetti, assolutamente insostenibili per il territorio si prestano a giochi di poteri, di cricche che vogliono solo speculare. Da anni la Calabria è territorio privilegiato per fare affari. Sono sorte centrali elettriche, a biomassa a iosa, e pale eoliche dove il vento non è sufficiente. E perciò che, grazie ai fondi europei e nazionali, mentre poteva diventare la regione più ricca d'Italia si è ritrovata a confermare il triste primato di essere tra le più povere. Eppure grazie ad iniziative come il convegno stesso, essa potrebbe trasformarsi in un laboratorio politico e sociale. Ecco perché è necessario adottare la politica delle piccole cose. Con idee semplici è possibile fare la rivoluzione culturale, economica, morale e sociale di cui questa regione ha bisogno. È necessario, dunque che i cittadini ritornino a sentirsi protagonisti attivi e non tristi spettatori passivi. Infine, molto polemico con l’amministrazione di Panettieri per la scelta non democratica di negare la piazza alle motivazioni del No si è riservato di ritornare sulla cosa.
Il prof Tonino Perna ha evidenziato come sia sempre possibile pensare ad uno sviluppo che non abusi delle risorse ma che al contrario le usi in modo intelligente. Un'azione di sviluppo pianificata, considerando gli effetti a breve, medio e lungo termine, concertata e studiata in modo scientifico consente ad un territorio di svilupparsi nel tempo. Le energie rinnovabili sono una risorsa da prendere in seria considerazione ma vanno inserite in un piano serio, che valuti le caratteriste e le possibilità del territorio affinché diventino parte di un progetto più ampio di crescita economica e sociale.
Tutti i relatori hanno ribadito l'importanza che le comunità si uniscano senza farsi condizionare dai colori partitici e che agiscano nel migliore dei modi per tutelare il territorio e difendere la salute pubblica.
Al termine delle relazioni è stata data la parola al pubblico. Il primo ad intervenire è stato il presidente del consiglio del comune di Soveria Mannelli, il quale ha spiegato i motivi della delibera contro l'impianto, che tra l'altro sta facendo il giro d'Italia, per la meticolosità con la quale è stata fatta. Ha inoltre invitato i vari comuni, in particolare il Comune di Carlopoli, a prendere una posizione chiara ed ufficiale. Riguardo a quest’ultima, l'Amministrazione di Carlopoli per il momento ha elaborato una lettera pubblica nella quale prende una posizione ufficialmente contraria alla centrale, posizione ribadita dall'assessora Sacco e dal sindaco Talarico. Sono intervenuti poi altri cittadini con riflessioni interessanti e puntuali.
Nel corso della manifestazione sono stati consegnati cd con tutta la documentazione raccolta dal comitato nell’ottica che l'informazione sia il miglior modo per rendere tutti consapevoli delle azioni che vengono intraprese e dei rischi che alcune di esse comportano. Inoltre, si è cominciato a raccogliere le firme per il No all'impianto, che stanno aumentando di ora in ora e sono il segno di un popolo che vuole muoversi con consapevolezza.
Il comitato si è detto soddisfatto, ha pubblicamente ribadito la disponibilità ad un confronto pubblico con l’amministrazione di Panettieri e la stessa Bioenergia Investimenti. Amministrazione, che si tiene a precisare, è sempre stata invitata e che come risposta ha dato il diniego dell'uso della piazza e l'assenza agli eventi organizzati.
Il prossimo incontro pubblico del Comitato si terrà a Soveria Mannelli, alla cui Amministrazione è stata già chiesta la disponibilità di massima a collaborare sulla strada intrapresa.