Discarica/2 (Un cumulo di menzogne)



Con il post di oggi vorremmo affermare come secondo noi l'apertura del nuovo abbanco, oltre ad essere dannosa per la salute di tutti, è economicamente svantaggiosa!
Le argomentazioni che vengono utilizzate dai sostenitori della riapertura del nuovo abbanco sono sempre le medesime, e riguardano il palese stato di degrado in cui continua a versare la discarica, oltre un venale motivo economico: le casse comunali sono così vuote da non più potersi più permettere il trasporto dei rsu alla discarica autorizzata di Crotone.
Da un po' di tempo a questa parte si continua a ripetere a mo' di cantilena che la situazione insostenibile della discarica è da collegarsi alla totale assenza di controllo del sito in questione.
L'apertura di un nuovo abbanco risolverebbe immediatamente questo angoscioso busillis, oltre a portare un po' di liquidità nelle tanto disagiate casse comunali, moneta che sarebbe utilizzata per la bonifica della stessa.
Tutto ciò in termini pratici significa che il problema dell'inquinamento legato indissolubilmente allo scarico dei rifiuti deve la sua risoluzione al conferimento di altri rifiuti nello stesso sito!!!!!
Ecco la panacea di tutti i mali!!!!
Questa è almeno la tesi sostenuta dal gruppo DS(PD?) dell'amministrazione comunale.
Tesi che non ci sorprende minimamente perchè non rappresenta una novità.
Infatti già da tempo i sindaci diessini (ma è più giusto dire diossini) delle comunità limitrofe di Firmo e Acquaformosa premono affinchè la discarica di Pettinaro venga rimessa in funzione.
Vogliamo solo ricordare a quelli che hanno la memoria corta che queste sono le stesse menzogne che sosteneva la precedente giunta, della quale i DS peraltro facevano parte.
Va inoltre tenuto conto del comunicato del consiglio comunale che non fa riferimento a nessuna delle critiche sulla eseguibilità dei lavori.
Infatti nella relazione geologica in nostro possesso si afferma che:

"... Occorre inoltre, a giudizio dello scrivente (il geologo e/o il progettista, NDR), effettuare opere di sistemazione del piede del versante (gradonature, riprofilature, difese vive), nonché realizzare un adeguato sistema di raccolta e canalizzazione delle acque superficiali. In assenza di tali opere, è lecito ipotizzare, che la tendenza retrogressiva dei fenomeni di instabilità, individuati al piede del versante e, pertanto ancora distanti dall’area di progetto, potrebbe portare alla destabilizzazione di porzioni poste più a monte fino al coinvolgimento delle aree interessate dall’attuale discarica e dal nuovo abbanco..."

Nonostante si affermi chiaramente, in base a dati tecnici in loro possesso, che esiste il serio rischio che la discarica sia interessata da un fenomeno franoso, hanno il coraggio di sostenere che si tratta di un intervento di "tutela ambientale".
Non hanno neanche letto il progetto!!!!
Ma senza far uso di unalunga e fredda sequela di dati che per chi non è avvezzo ad un linguaggio tecnico potebbero risultare poco comprensibili, noi affermiamo con la forza di chi in prima persona si è recato a constatare il reale stato di allarme, che la frana c'è già, soltanto i ciechi non la noterebbero!!!!



(Dalla frana emergono degli inquientanti oggetti, sembrerebbe un enorme telone di plastica, che sia quello della vecchia discarica?)

(Si noti come la parte centrale del pendio sia franato rispetto alle parti laterali)





Ma una lettura attenta della relazione geologica rivela ulteriori sorprese.

... Nessuna influenza apporta, invece, allo stato di equilibrio generale del pendio la realizzazione di quanto previsto in progetto, così come del resto è stato verificato in fase di rilevamento e dimostrato in fase di calcolo. ...

In fase di calcolo tuttavia si dimostra esattamente l’opposto!!!!
Calcolando il fattore si sicurezza del pendio si ottiene un risultato di 0,88 contro il minimo di 1,3 che è imposto dalla normativa.
Su ben 218 superfici di scorrimento analizzate nessuna arriva al limite richiesto (il valore massimo è di 1,07!!), e la maggior parte sono al di sotto dell’unità.
A chi ha sollevato questa questione è stato risposto che il geologo ha commesso un eccesso di zelo, o di non preoccuparsi perchè si tratta di un progetto provvisorio; il progetto però già da tempo risulta approvato come esecutivo (per il testo della delibera collegarsi al seguente indirizzo: http://www.vitambiente.org/?p=80), e durante la riunione di consiglio comunale i consiglieri si sono rifiutati di portarne una copia in visione.
La posizione della giunta comunale è chiara ed è stata espressa in maniera spiccia e lampante dal sindaco Santoianni durante la riunione del 22 ottobre scorso.
Per chiudere la discarica servono fondi. Il nuovo abbanco serve a reperire queste risorse.
Chiudere la discarica è urgente e necessario, in questo concordiamo.
Non concordiamo invece sul modo scelto, anzi, pensiamo che così facendo si renda ancora più critica la situazione e lontana la risoluzione del problema.
Poiché abbiamo un po' di dimestichezza con i numeri vi proveremo ciò che sosteniamo.
Secondo le previsioni dell’amministrazione, il costo per adeguare la discarica a ricevere il nuovo abbanco di 16˙000 tonnelate, il costo per la copertura finale e definitiva, più i costi di post-gestione e le spese tecniche ammontano a 640˙000,00 €, a tutto questo va aggiunto un costo di gestione annuo pari a 155˙000,00 €.
Le entrate dovute al conferimento dei rifiuti, invece, ammonterebbero invece a 344˙000,00 €.
L’amministrazione a questo punto prevedeva nella delibera comunale di far funzionare la discarica per 6 anni durante i quali a fronte di un’entrata di circa 344˙000,00 € si avrebbe un costo di gestione pari ad un totale di 900˙000,00 € (novecentomila euro!!!).
In realtà smaltire i rifiuti viene a costare 37,54 € a tonnellata, più di quanto incassato!!!!
Poiché si sono accorti evidentemente che in questo caso i soldi finanziati per la chiusura sarebbero spesi tutti per la gestione e trascorsi 6 anni ci troveremo in una situazione ancora più critica, hanno preso in considerazione una seconda ipotesi: permettere a quanti più comuni è possibile di conferire i rifiuti in discarica in modo da riempirla il più velocemente possibile e abbattere quindi i costi di gestione.
Essi pensano di farcela in 6 mesi!!
Ma, se si escludono i giorni festivi, si tratta di ammontare più di 100 tonnellate di rifiuti al giorno, gestite peraltro da un solo operaio.
In questo sciagurato progetto non si tiene minimamente conto dei danni ambientali, dello “tsunami” di spazzatura che investirebbe Lungro.
Ma anche nel caso volessimo fare i cinici opportunisti che se ne fregano degli eventuali disastri ambientali che si andrebbero a provocare, il guadagno per noi cittadini sarebbe praticamente nullo, il gioco non vale la candela!!!!
Si poiché i maggiori proventi sarebbero dell’impresa a cui sarà assegnato l’appalto della gestione.
Noi proponiamo invece la chiusura immediata e senza ulteriori abbanchi del sito!!!
Si potrebbe così risparmiare anche sulle opere inutili come la bitumazione della strada per i futuri carichi di spazzatura, muri di sostegno e ripristino di fabbricati, che come si evince dal progetto hanno un costo rilevante e consistente.
Risparmiare cioè su tutte quelle opere che servono ad aprire una discarica e non a chiuderla.
Impedire che il commissario per la raccolta rifiuti faccia di Lungro la discarica di mezza Calabria non deve essere considerata una sconfitta dell’attuale amministrazione, bensì una vittoria di tutta la popolazione lungrese.
Per quanto riguarda la situazione dei rifiuti in Calabria, LUNGRO HA GIÀ DATO!!!!!
E oggi purttroppo ne paga le conseguenze.
La nostra comunità ha il sacrosanto diritto di ottenere che il sito inquinato della discarica venga bonificato senza subire il ricatto del commissario straordinario.
Per ottenere questo chiederemo a tutti i cittadini che hanno a cuore il bene del paese di manifestare in tutti i modi il loro dissenso verso questo disegno criminale.
Per raggiungere questo obbiettivo c’è bisogno della collaborazione di tutti. Nessuno escluso.