Discarica/1



Dell'intrapendenza della nuova giunta comunale, del suo cinico opportunismo, della sua breve (anzi brevissima) memoria storica abbiamo avuto modo, molto controvoglia, di dedicare parte della nostra attenzione; ma purtroppo ci risiamo!!!!
Giustappunto vorremmo occuparci dell'ultima riunione del consiglio comunale di lunedì 22 ottobre nella gremita sala del tanto rimpianto dopolavoro cittadino, adesso per causa di forza maggiore aula consiliare. (Che fine!!!)
Il consiglio comunale straordinario era stato indetto su richiesta della minoranza e ha avuto come oggetto del contedere la disastrosa situazione in cui versa la nostra discarica consortile di contrada Pettinaro, e di come l'attuale amministrazione volesse porre rimedio a tutto ciò.
(Su questo argomento siamo recidivi, infatti abbiamo già caricato un post a riguardo. Vedi http://stipaturi.blogspot.com/2007/10/ma-che-stiamo-scherzando.html)
Si trattava di confrontarsi con una problematica ereditata dalla precedente amministrazione, che l'aveva fortemente voluta, sostenuta, progettata e realizzata. Per ottenere tutto ciò non aveva perso tempo ad utilizzare le solite armi della pura propaganda di regime, facendo leva sulla continua disinformazione e soprattutto sulle paure, sulle ritorsioni che avrebbe subito chiunque avesse manifestato pubblicamente il proprio dissenso!
È questo (oltre all'atavica inerzia che ci contraddistingue) secondo noi il motivo principale dell'assenza di un movimento di protesta che si fosse opposto alla realizzazione di questo disastro ambientale.
Solo in pochi, allora, hanno avuto il coraggio di opporsi alla discarica, esponendosi in prima persona.
Molto di quei giovani, nel frattempo diventati validi professionisti, continuano a lottare per la tutela dei nostri territori, e per portare avanti le loro istanze hanno fondato un'associazione che ha come principale obiettivo lo studio, l'analisi e la risoluzione delle problematiche socio-ambientali della nostra comunità.
Altri, invece, sono passati dalla parte di quelli che denigrano, di quelli che screditano l'operato altrui, anche, perchè molto probabilmente è questo tutto ciò che sanno fare. (Kripa cu jè!!!)
I metodi che utilizzano per perseguire i loro scopi sono sempre i medesimi: appellarsi continuamente alle fantomatiche competenze di professionisti mercenari privi di scrupoli lautamente pagati per questo, e soprattutto diffamare gli avversari, deridere chi ha la colpa di non pensarla alla stessa maniera.(Ma çë kanë këta katir piçuçëra)
Tutto ciò è ignobile, viscido, sporco quasi quanto il percolato che ha impestato e impesta a tutt'oggi i campi, gli uliveti, i pascoli posti a valle della discarica.
Già, perchè il disastro ambientale prodotto ha assunto dimensioni spropositate e insostenibili!
Non una, ma ben due discariche insistono in quell'area; ai piedi di quella che è stata argomento di discussione del consiglio comunale ne esiste un'altra, chiusa da tempo che rende benissimo l'idea di che cosa comporti una discarica chiusa: mezzo ettaro di deserto argilloso da cui non spunta neanche l'ombra di un filo d'erba.
Dalla discarica si intravedono rifiuti di ogni genere che cominciano ad affiorare in superficie, come degli zombies di un tremendo film dell'orrore.
Proprio così, poichè (e questo è il colmo dei colmi) poco tempo fa il terreno di copertura di questa discarica è stato assotigliato prelevando da qui il terreno utilizzato per coprire la nuova discarica!!!!
Ma il vero grande problema è quello della frana che interessa il versante della discarica esposto a sud: non che tutto ciò venga previsto da calcoli, da rilevamenti geologici e quant'altro (anche perchè anni di mala gestione della res publica ci hanno insegnato che in politica non c'è niente di più opinabile dei freddi dati di una relazione, se i dati non ci convincono cambiamo il tecnico), ma dal fatto che la forza di gravità infischiandosi di tutto e di tutti ha fatto avanzare una colata di terreno per una cinquantina di metri verso valle.
La frana purtroppo c'è già!!!
E il fronte della vecchia discarica minaccia di crollare insieme ai rifiuti, che questa volta non apparriranno come zombies, ma come le orde degli unni di Attila.
Se non ci credete vi faremo vedere le foto, se non crederete alle foto vi porteremo in loco perchè constatiate, se vedrete e non ci crederete... beh allora siete in tempo a prendere la tessera dei ds o pd o
 pci psi
 dc dc
 pci psi pli pri dc dc dc dc (come diceva Rino Gaetano, è proprio il caso del nuntereggaechiù).
Che la seconda discarica fosse in una situazione pessima era già stato segnalata dai soliti di Vitambiente alla procura della Repubblica del tribunale di Castrovillari nell'ottobre del 2006, periodo in cui la discarica era sotto sequestro. Nella nota informativa si attestava come la suddetta discarica avesse della perdite di percolato, e quindi per questo motivo la procura intimava agli amministratori del nostro comune, per altro allora commissariato, di porvi rimedio.
La storia del fiume di percolato è la più grottesca e più pericolosa di tutte. Il termine "fiume" non deve apparirvi esagerato poichè il suo scarico avveniva direttamente dalla discarica al terreno senza nemmeno passare per la vasca di raccolta, in maniera così copiosa, che le carte geografiche più recenti lo riportano come "corso d'acqua perenne".
Ma tra l'acqua e il percolato che scorre in quell'alveo ci sono evidenti differenze che chiunque può notare facendo un rapido sopralluogo.
Il percolato scava in alcuni punti un solco profondo circa un metro, in altri il suo alveo supera i tre metri di larghezza, in altri ancora invade i terreni coltivati. Il versante dalla precaria stabilità, ha subito quest'ultima estate numerosi incendi che hanno ulteriormente aggravato la situazione.
È in questa luogo da incubo che la giunta Santoianni ha dichiarato che intende autorizzare il conferimento di ulteriori 16000 metri cubi di rifiuti.
La storia è sempre la stessa: le casse del comune piangono. Il conferimento dei rifiuti verso la discarica di Crotone non è più sostenibile. Dagli introiti derivanti il comune conta di rimpinguare le casse e di accumulare una cifra, che a questo punto dovrebbe essere fantasmagorica, per bonificare la stessa discarica di contrada Pettinaro, più quella sita in località Petrosa e quella abusiva di contrada Lafcantina.
Ma scherzandoci sopra si potrebbe dire che il sito è così altamente avvelenato da sembrare un luogo idoneo per il loro progetto. Infatti in più di una occasione li abbiamo sentiti ripetere la seguente solfa: "Non si distrugge nessun paesaggio perchè il paesaggio è stato già distrutto abbastanza!"
Si, hanno proprio Lungro nel cuore.


P.S.
Tra i banchi della maggioranza non abbiamo potuto fare a meno di notare l'assenza del prolifico assessore alla cultura Giovan Battista Rennis. Speriamo tanto che la sua assenza sia dovuta al fatto che la sua posizione sia lontana da quella espressa dalla giunta.
Giambatì fatti vivo!!!