De manifestatione!


Sabato 20 Ottobre, Roma. Una grande folla ha riempito le strade della capitale oltre ogni aspettativa rispondendo all'appello di un piccolo gruppo di intellettuali di sinistra della cosidetta "società civile", apparso nei primi giorni di agosto sulle pagine dei quotidiani "Liberazione" e "Il manifesto". (Il testo completo del documento è reperibile al seguente indirizzo: http://20ottobre.gcpalermo.it/ )
Vale la pena ricordare la considerevole piattaforma messa in piedi dall'organizzazione dell'evento:

- LAVORO: sua dignità e sicurezza, salari e pensioni più giusti, cancellazione dello scalone di Maroni e dello sfruttamento delle forme “atipiche” e la salvaguardia del contratto nazionale sociale, il riequilibrio della ricchezza e la conquista del diritto al reddito e all’abitare;
- DIRITTI CIVILI E LAICITÀ DELLO STATO: fine delle discriminazioni contro gay, lesbiche e trans, leggi sulle unioni civili, misure che intacchino il potere del patriarcato, cancellazione delle leggi contro la libertà, come quella sul carcere per il consumo della cannabis;
- CITTADINANZA: pienezza di diritti per i migranti, rapida approvazione della legge di superamento della Bossi-Fini, chiusura dei Cpt;
- PACE: taglio delle spese militari, no alla base a Vicenza, una via d’uscita dall’Afganistan, che l’Italia si opponga allo scudo stellare;
- AMBIENTE: dalla pubblicizzazione dell’acqua alla definizione di nuove basi dello sviluppo, fondate sulla tutela e il rispetto per l’habitat, il territorio e le comunità locali;
- LEGALITÀ: lotta alla mafia e alle sue connessioni con la politica e l’economia.

Sebbene, almeno nella forma, i promotori non siano esponenti della nomenclatura partitica, la sinistra istituzionale e di governo ha fatto sua questa proposta rispondendo in massa.
PRC e PdCI, sempre in bilico tra derive movimentiste (al quanto velleitarie) e aspirazioni di governo, non potevano non partecipare al corteo; veniva loro offerta una ghiotta occasione per rinfrancarsi da un grigiore (non solo) mediatico in cui sono stati scaraventati da quando prendono parte attivamente alle disavventure di questo copioso e davvero molto male assortito governo.
Eppure il popolo della sinistra che sabato così numeroso ha risposto a questo bisogno di visibilità non può esimersi da fare alcune valutazioni.
La mobilitazione del 20 ottobre risulta davvero incomprensibile, se perviene da settori del parlamento che continuano a tenere in vita le politiche di questa attuale maggioranza!!!!
La massiccia partecipazione ha origine nel profondo dissenso che questo governo ha provocato, in primis non rispettando quello straccio di programma (così tanto pubblicizzato in tv prima delle elezioni, ed ora tanto bistrattato) che era alla base dell'accorso tra le forze moderate e quelle della "sinistra radicale"!
Ritrovandosi in piazza sabato i vari Diliberto, Giordano, Russo Spena, ecc. ..., si sono trovati nella schizofrenica e sgradevole (per loro) situazione di scagliarsi contro un governo in cui la renitente sinistra radicale risulta abbondantemente rappresentata da diversi ministri e parecchi sottosegretari.
Non è la prima volta che questo ceto politico usa la piazza per poter recuperare consenso e, usando un gergo sportivo, tirare il fiato. Per far ciò si è cercato di fare passare il governo come un interlocutore credibile con cui confrontarsi, minacciando il fatto che questi è l'unica alternativa possibile ad un eventuale governo che riproporrebbe il Berlusca con tutto il suo armamentario di incompentenza, populismo mediatico e volgarità di bassa lega.

P.S. Provate a scaricare il testo dalla legge 30 (la cosidetta Biagi) dal sito di Forza Italia, io non ci sono riuscito. Che si vergognino forse di essa?

"... non c'era tafano sul dorso d'un cavallo, pertugio di tarlo in una tavola, buccia di fico spiaccicata sul marciapiede che Marcovaldo non notasse, e non facesse oggetto di ragionamento, ....."
Marcovaldo.